Una serata in chiesa con Zichichi
di c.f.

Almeno 2mila le presenze ieri sera nella Parrocchiale di Villanuova. Tutti, seduti ed in piedi, ad ascoltare le parole di Antonino Zichichi che ha parlato del suo libro Tra fede e scienza-Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI” e non solo di quello.

Probabilmente l’altare di una chiesa non è la sede usuale dalla quale è solito parlare il professor Zichichi. Una cattedra o il palco di un auditorium saranno certamente posti più consueti, ma sicuramente non è stata una scelta blasfema, visto il tema della serata. Infatti, a Villanuova è giunto per la presentazione del suo libro “Tra fede e scienza. Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI”.

Uscito un paio di anni fa, ha riscontrato un buon successo editoriale ed è giunto infatti alla terza edizione e, dato gli argomenti affrontati, non è cosa da poco. Ma il famoso fisico siciliano, oltre che uno scienziato di livello internazionale, ha il grande pregio di essere un abile divulgatore. L’incontro di venerdì sera nella chiesa parrocchiale di Villanuova ne è stata una conferma. Per quasi due ore è riuscito a intrattenere un pubblico numeroso, mantenendo sempre desta l’attenzione. Il suo intervento si è incentrato su cosa è la vera scienza e come essa non sia in contrasto con la fede.

È partito da Galileo, il padre del metodo scientifico su cui si deve basare la scienza moderna, ossia la descrizione matematica e la riproducibilità degli esperimenti. Zichichi ha ammonito il pubblico presente di diffidare di quanti si spacciano per scienziati ma in vita loro non hanno mai scoperto o inventato niente, o propongono teorie non suffragate da prove di laboratorio.
Ha proseguito raccontando come le varie scoperte scientifiche siano avvenute tutte in modo inatteso, grazie all’intuito e all’impegno dei grandi scienziati.
È stata una lezione di storia della fisica narrata in maniera tale da essere compresa anche a persone che di questa materia sanno poco o nulla. Per spiegare le varie scoperte si è avvalso anche di aneddoti e curiosità scaturite dagli incontri avuti con colleghi o con altre personalità della cultura moderna. Questa maniera affabulatoria di presentare temi scientifici è sicuramente vincente. Raccontando aneddoti su Fermi o Einstein riesce a catturare l’attenzione del pubblico.

Ha quindi iniziato a indagare il tema del rapporto scienza e fede. Innanzitutto ha rammentato come il pensiero scientifico moderno sia nato nella cultura occidentale cattolica, che molto spesso viene tacciata di oscurantismo o di essere antiscientifica.
Ha quindi esposto il suo pensiero facendo un confronto tra quello che pensano gli atei e quello in cui credono le persone di fede. “Un ateo – racconta Zichichi - afferma che la sfera trascendentale non esiste, esiste solo la sfera immanente. Quest’ultima si basa sull’uso del linguaggio, della logica e della scienza. Con tutto questo si dovrebbe dimostrare la non esistenza di Dio, ma questo non avviene. In pratica un ateo fa un atto di fede sul nulla. Un credente, invece, parte dall’ipotesi che esiste la sfera trascendente.

La scienza non può scoprire Dio altrimenti Dio sarebbe scienza. Un credente fa quindi un atto di fede in Dio”. Le ultime battute le ha riservate a come la cultura moderna si occupi più di oroscopi che di scienza. È un’amara constatazione, ma che è sotto gli occhi di tutti, basti pensare a quanto spazio viene dedicato agli oroscopi in televisione o sui giornali piuttosto che a temi scientifici. Al termine della serata molte persone hanno avuto l’onore di farsi autografare le copie dei libri di Zichichi.

All’incontro c’era un pubblico delle grandi occasioni.
Ha introdotto la serata il sindaco di Villanuova Ermanno Comincioli che si è detto orgoglioso di accogliere l’illustre ospite nel suo paese e di offrire momenti culturali come questi. Ha portato il suo saluto anche il Presidente della Comunità montana Ermano Pasini a cui è seguito quello del parroco don Giacomo Franceschini.
Alla serata erano presenti altri sindaci della zona e altre autorità fra cui il Prefetto di Brescia Francesco Paolo Tronca.
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