La trappola di Lemprato
di Dolcestilnovo

Succede spesso che mastodontici mezzi, col miraggio di raggiungere Treviso Bresciano, Capovalle o più semplicemte Crone di Idro, finiscano incastrati nella "Stretta della Marianna"


È stagione di archetti, reti, tagliole, sep e altri strumenti di bracconaggio, eredità di un passato che la nostra ancorchè pasciuta società stenta veramente a lasciarsi alle spalle, nonostante leggi sacrosante abbiano bandito tutto quanto.
Ma la strettoia di Lemprato, il leggendario – quasi al pari del passaggio a Nord-Ovest – imbuto della Marianna, resiste e l'altro ieri ha fatto l’ennesima vittima: come al solito si è trattato di una preda imponente, appartenente alla famiglia degli autoarticolati, un esemplare che dalle nostre parti chiamiamo con il termine informale di bilico.
Il trofeo, la cabina si suppone, è già stata consegnata all’impagliatore e offrirà presto bella vista di sé sopra il camino del cacciatore.
 
Arditi operatori hanno documentato la scena a rischio della propria vita, con il mostro che si dibatteva e menava terribili colpi di coda negli spasmi della fine ormai ineluttabile.
 
La mega trappola continua dunque a fare vittime, senza che nessuno ponga fine alla immonda carneficina.
L’Amministrazione di Idro, al suo insediamento, ha provveduto immediatamente a far sapere che di varianti non se ne parlava neppure perché le tradizioni venatorie secolari sono retaggio culturale di valore inestimabile e non possono certo venire cancellate dall’opera di un urbanistello di quarta categoria, che si sogna di notte delle strade alternative in siti frequentati da specie rarissime quale Passer Domesticus, Rana Temporaria, Lombricus Terrestris e l’ormai semi-introvabile Culex Pipiens.

Così facendo, la stessa Amministrazione, sempre in nome di una quasi ascetica osservanza delle tradizioni, ha oculatamente rifiutato anche il finanziamento della rotonda dell’ingresso al paese di Idro, attirandosi le benedizioni di automobilisti, autisti di bus e camion, di motociclisti, ciclisti e pedoni che possono continuare a sfidarsi a duello in ben tre punti: sulla Main Street della Pieve di fronte ai saloon Valerio e Ferremi, ovvero nella derivazione che porta verso il Ponte sul Canale accuratamente priva di marciapiedi, o infine sul Ponte medesimo, lo Show Down Bridge, dove i duelli sono solo all’ultimo sangue, stile Doolin Dalton.
 
Si auspica che i cittadini di Idro, in estatico apprezzamento di questo spettacolo di così raro pregio, non manchino di provvedere alla rielezione del Sindaco in carica con percentuali super bulgare.
 
Grazie e cordiali saluti
 
Dolcestilnovo
 
 
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