Il Coordinamento riparte con Aldo Armani
Nuovo fischio d'inizio per il Coordinamento delle Pro loco del lago d'Idro che domenica scorsa ha eletto nel ruolo di portavoce quell'Aldo Armani che, dimettendosi, aveva dato il via alla crisi della gestione Bordiga.

Parola fine e nuovo fischio d'inizio per il coordinamento delle pro loco del lago d'Idro, che raccoglie i quattro enti turistici dei paesi rivieraschi, Baitoni - Bondone, Ponte Caffaro, Anfo e Idro, con una quinta (la pro loco di Bagolino) che manda un suo delegato.
La parola fine è stata posta ad una situazione di empasse che durava da qualche mese: più o meno dalla fine di maggio.

Dopo aver prodotto il suo massimo sforzo il coordinamento ha rischiato (forse era inevitabile) lo sfaldamento se non una vera e propria implosione. Il 2007, in effetti, per il coordinamento delle pro loco del lago d'Idro, è stato l'anno della mobilitazione generale, addirittura con due presidii sul lago, ognuno della durata di un mese.
Ma se il primo (partito l'11 febbraio) è stato un momento di entusiastica partecipazione con l'adesione di centinaia di persone, il secondo è parso a parecchi un po' forzato. Nella prima edizione, infatti, i temi sul tappeto coincidevano con la salute drammatica del lago: non a caso la richiesta più forte riguardava il deflusso minimo vitale del fiume Chiese, immissario principale ed emissario dell'Eridio, lago di origine glaciale ridotto a serbatoio da 90 anni, dalle captazione uso idroelettrico ed agricolo.

La bomba esplose quando fu aperta la cosiddetta galleria degli agricoltori, chiusa da tempo, nel tentativo di far defluire l'acqua dal lago in occasione della chiusura per manutenzione della galleria dell'Enel. «Se l'acqua deve uscire, ed è,chiaro che deve uscire dal lago, che esca dal suo corso naturale, il Chiese», tuonarono i rivieraschi.
E così fu, grazie alla mobilitazione. Il secondo presidio, invece, fu più contrastato, meno entusiastico, proprio perché il deflusso minimo vitale era stato raggiunto ed il lago aveva messo il vestito della festa: il livello naturale e un bel colore.

Tuttavia, sul finire del secondo presidio cominciarono i dissidi. Motivo: la firma del protocollo d'intesa davanti al prefetto di Brescia fra i comuni e le associazioni degli agricoltori non gradito da una parte del coordinamento.
Da quel momento nasce l'empasse con le dimissioni di uno dei membri più rappresentativi del coordinamento, Aldo Armani , presidente del consorzio turistico della valle del Chiese con il coordinamento che ha smesso di riunirsi ed il disagio dei componenti che s'è fatto palpabile. È a questo punto che s'è decisa una ripartenza, con una sorta di riforma del coordinamento, riforma per la verità già suggerita da tempo.

Primo punto, il portavoce: non è più a tempo indeterminato, ma a scadenza annuale e non eleggibile per due volte consecutive. Eletto come primo portavoce del post Gianluca Bordiga, Aldo Armani.
Secondo punto, la giunta esecutiva: È stata pensata per affiancare il portavoce per evitare l'assemblearismo e rendere la struttura più agile nelle decisioni.
Ne fanno parte un rappresentante per Pro loco: Marco Cimarolli (Baitoni - Bondone); Raffaella Pelizzari (Ponte Caffaro); Romeo Seccamani (Anfo) ed Angelo Artico per Idro.

Nella riunione di coordinamento dell'altra sera è stato fatto un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato una mano finora e nel contempo è stata annunciata l'organizzazione di un'assemblea popolare alla quale saranno invitate tutte le parti impegnate per le sorte del lago: Provincia, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Governo e soggetti privati.
Solidarietà con il Comune di Idro, che ha emesso un'ordinanza di non ingresso verso le ditte appaltatrici incaricate di effettuare sondaggi per la realizzazione della terza galleria.

di Giuliano Beltrami da L'Adige
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