“La Segreteria di Stato porgere distinti saluti ed è lieta di comunicare che Sua Santità il Papa Francesco ha ricevuto con vivo gradimento le devote espressioni di omaggio e di augurio, inviate in occasione della sua elezione alla Cattedra di Pietro.
Egli, mentre esorta a pregare per la Sua Persona e per il suo universale ministero, con animo riconoscente imparte, quale pegno di copiose grazie celesti, la Benedizione Apostolica”.

Sono queste le parole scritte nella lettera giunta al primo cittadino di Vallio Terme, a firma di mons. Peter B. Wells, della prima sezione Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana, con le quali papa Francesco ringrazia per gli auguri inviati dal sindaco Pietro Neboli e dall’assessore alla Cultura Delio Pomelli, in occasione della sua elezione a successore di Pietro.
Con la lettera, gli amministratori valliesi hanno inviato in omaggio il libro “Alla Merica non è come a casa mia”, che racconta la storia di emigrazione fra fine ’800 e inizio ’900 di centinaia di cittadini valliesi verso l’Argentina, paese d’origine del Papa, figlio anch’egli di emigrati italiani.

“Sapendo che la sua vita trae origine dalla nostra terra – hanno scritto il sindaco e l’assessore al Papa – abbiamo pensato di offrirle con tanta semplicità e con il cuore un piccolissimo omaggio augurale, che ricorda e ripercorre le vicende umane di coloro che soprattutto per necessità e con la speranza di una vita migliore, hanno lasciato il nostro piccolo Comune di Vallio Terme per trovare lavoro nella Sua Argentina, dove tuttora vivono in uno stretto legame fra loro e con l'amato paese di origine”.

“Sono costoro, che congiuntamente e attraverso la voce dell’Amministrazione comunale, rinnovano con animo grato i più grandi auguri per un proficuo pontificato”.