Il «sentiero», per cominciare
di Ubaldo Vallini

In attesa di entrare nel vivo della lunga settimana di festeggiamenti e liturgia che prenderà il via domenica 8 settembre, Barghe inaugura la sistemazione del sentiero che sale alla Croce

 
Sono due le croci che quest'anno animano la fine dell'estate a Barghe.
C'è la reliquia conservata nella parrocchiale che il centro valsabbino dedica a San Giorgio, donata dal reverendo Francesco Glisenti nel 1824 e costituita da due frammenti della croce sulla quale venne crocifisso Gesù, la cui "autentica" venne pubblicata nel 1775 dal Patriarca di Venezia Giovanni Bragadin.
C'è la grande croce bianca che a quota 502 metri sovrasta l'abitato di Barghe.
 
Due croci per un'unica ricorrenza, che viene festeggiata ogni dieci anni.
In onore della prima è attesa un'intera settimana di eventi liturgici, di incontri culturali e di festa paesana, dall'8 al 15 settembre; per la seconda c'è l'inaugurazione del rifacimento del sentiero sul quale ci si deve inerpicare per raggiungerla, prevista per questo sabato 31 agosto, con taglio del nastro alle 19 e rinfresco all'arrivo.
 
La grande croce bianca venne eretta in occasione dell'anno Santo 1933, per volere di don Pasquale Nabacino.
Quest'anno ricorre l'ottavo decennale e per l'occasione una quarantina di volontari fra Alpini (che da sempre se ne sono occupati) ed altri "rinforzi" capitanati da Augusto Ceresa, hanno risistemato il sentiero lungo un chilometro e mezzo che dalla località Cima Barghe si inerpica fino alla croce, tracciato dai nonni 80anni fa.
 
Un lavoro non da poco, che in un paio di mesi ha portato i volontari a ricostruire 200 fra gradini e "gradoni" che rapidamente portano in quota i fedeli.
Un percorso lungo il quale ogni anno viene celebrata la Via Crucis, in occasione della quale il parroco don Franco, a patto di portare a termine il percorso, concede l'indulgenza plenaria.
 
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