Da «Prima il Nord» a «Prima il lavoro»
In campo per il ruolo segretario provinciale della Lega Nord, da ieri c'è anche il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi
Giorgio Bontempi scende in campo con l´orgoglio di chi rappresenta la Lega di Governo, o «istituzionale», che dir si voglia, e punta dritto alla segreteria con un ispiratore su tutti, il motto di suo padre: «Laurà , laurà , laurà ».
Ieri l´assessore provinciale ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria provinciale: l´8 settembre si terrà il congresso del partito e la corsa è aperta. Suoi antagonisti saranno Paolo Formentini e Corrado Della Torre.
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Ma rispetto ai riferimenti storici dei due, che hanno detto chiaramente che la Lega ha bisogno di riconquistare lo spirito delle origini, Bontempi guarda oltre: «Gli ideali restano tali, il giorno in cui non mi riconoscerò più nella Lega finirà il mio impegno politico. Faccio politica con passione, con ruoli gratuiti come quello nell´aeroporto e quello di Sindaco di Agnosine, e se sarò eletto mi dimetterò da assessore provinciale rinunciando all´unico ruolo che mi dà un compenso di 2.800 euro mensili: vivo grazie al mio studio professionale con 20 collaboratori, non grazie alla politica, ma se decido di fare politica la faccio al massimo delle mie forze».
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«Parto per vincere - spiega Bontempi -, consapevole che ho molti militanti dalla mia parte, fiero di rappresentare la Lega istituzionale, che forse è diversa dalla Lega di lotta, ma che di certo lotta tutti i giorni per la sua gente. Sono a buon punto con le firme».
Quella che vuole Bontempi è una lega onnicomprensiva: «Che raccolga il lavoro di Roberto Maroni, quello di Matteo Salvini ed anche quello dei veneti Flavio Tosi e Luca Zaia», anche se l´impressione è che il segretario della Lega lombarda, Salvini, non sia proprio allineato al Bontempi-pensiero: «È stato da me ad Agnosine ed ha apprezzato il lavoro fatto (da noi l´Imu è al minimo, non c´è addizionale comunale e i libri di scuola alle medie sono gratis): io lo stimo perchè è persona capace e rappresentativa».
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La candidatura, secondo quello che racconta Bontempi, è nata durante la festa leghista di Sarezzo.
«C´era Umberto Bossi, alcuni militanti gli hanno parlato bene di me e lui mi ha chiesto perchè non mi candidavo alla segreteria. Ci ho pensato per un po´ e credo che questo sia il momento di mettersi in gioco».
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Ma quale sarà la Lega Nord di Giorgio Bontempi?
Difficile vederlo a comiziare su e giù per la provincia di Brescia, secondo un canone che riporta a usi e costumi del Carroccio.
«Non penso che serva fare la badante dei militanti per riavvicinare la gente, e sono anche convinto che non servono le esasperazioni, bisogna comunicare nel modo corretto. Di Bossi ce n´è stato uno solo, chi lo imita fa solo una brutta copia e quindi una brutta figura. Io penso che oggi serva una Lega competente e capace di risolvere i problemi: credo di averlo dimostrato da assessore provinciale alle attività produttive con iniziative come i voucher, progetti concreti di valore anche sociale, 300 euro al mese forse non risolvono i problemi ma tengono lontane le persone dalla depressione e dalle ludopatie. Io dico che bisogna ripartire dall´articolo uno della Costituzione: l´Italia è una Repubblica fondata sul lavoro».
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Altri hanno invece fatto riferimento all´articolo uno dello statuto leghista, fondato sull´indipendenza.
«L´indipendentismo è un valore e rimane: io sogno Brescia autonoma come la provincia di Trento, in questo senso ben venga l´autonomia della Lombardia attraverso il referendum. E poi ci sono alcuni meccanismi decisivi su questa strada come l´applicazione dei costi standard a livello nazionale: perchè nella sanità al Nord una siringa costa 4 centesimi contro i 25 del Sud, e un pasto 6 euro contro i 60 del Sud? Con questo metodo si risparmierebbero 28 miliardi all´anno».
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Bontempi vuole, in sintesi, un´altra Lega, se in passato è esistita la Lega di lotta e poi si è vista quella di governo, la sua pare più una «Lega di programma». Vicina a Tosi.
«Lui è come me - dice Bontempi -, sarebbe un ottimo leader del centrodestra ed un ottimo premier».
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Una Lega, quindi, saldamente nel centrodestra?
«Solo un mago può dire quale sarà il posizionamento futuro, di certo noi abbiamo una immagine legata al buon operato dei nostri governatori Maroni e Zaia da cui deve partire il rilancio».
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Di Giovanni Armanini da Bresciaoggi
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