Salò torna sconfitto dalla trasferta trentina
Potesse riavvolgere il film della partita, il Salò taglierebbe le immagini dell’ultimo quarto d’ora, in cui è successo il finimondo.

Potesse riavvolgere il film della partita, il Salò taglierebbe le immagini dell’ultimo quarto d’ora, in cui è successo il finimondo. La squadra di Nunziata, in vantaggio per 2-1, grazie a un gioco più brillante e ordinato, ha conosciuto la dura legge dello stadio «Briamasco», che negli anni scorsi ospitava gare di serie C1. L’arbitro Hager, coadiuvato dal collaboratore Tardivo (un nome, un destino), ne ha combinate peggio di Bertoldo.

Alla mezz’ora ha chiuso un occhio sul gol del 2-2, segnato da Sessolo, scattato sul filo del fuori gioco sul lancio di La Vecchia. E al 33’, direttore di gara e assistente hanno sbarrato tutti e…quattro gli occhi sulla rete di Masini, che, solo in area, in posizione nettamente irregolare, raccoglieva un tiro scagliato da lontano da Perretta, e fulminava Compiani.

Furibonde le proteste dei gardesani. Ne faceva le spese Martinazzoli, espulso. E al 90’ Hager colpiva di nuovo estraendo il rosso per Quarenghi.

Il Salò è uscito dal campo con tanta rabbia in corpo: ormai sicuro di avere tra le mani la vittoria, che sarebbe stata pienamente meritata, si è ritrovato pesto e deriso, con una situazione di classifica deficitaria. I due punti in cinque gare lasciano intravedere un futuro pieno di preoccupazioni. La squadra, cresciuta sul piano del gioco, ma non viene premiata dal risultato.

Debutta Compiani, ex portiere del Pizzighettone, e il suo inizio è doloroso. Al 4’, Sessolo scende sulla sinistra ed effettua un pregevole cross: il 20enne Bortolotti, cresciuto nella Primavera dell’Atalanta, insacca di testa. Al 22’ Sessolo sciupa il raddoppio sparando alle stelle da posizione favorevole. Al 24’ Martinazzoli rischia l’espulsione per fallo da ultimo uomo su Sessolo: se la cava con l’ammonizione.

L’1-1 arriva al 31’, grazie a una pregevole azione Savoia-Longhi-Petrone sulla sinistra: cross del centravanti e pallone messo dentro da Leoni, sopraggiunto dalla parte opposta.
Il Salò spinge sull’acceleratore, va al tiro ripetutamente e al 46’ reclama per un fallo di mano in area su un traversone di Pasinelli. L’arbitro fa cenno di proseguire. Nella ripresa il Trento sfiora il vantaggio al 13’: palo di Sessolo, di gran lunga il migliore in campo, un’autentica spina nel fianco per la difesa del Salò, che sul ribaltamento di fronte va a segno. Corner di
Pasinelli, stacco di Petrone, e Sellan scavalcato in maniera beffarda.

Sul 2-1 i gardesani hanno l’opportunità di chiudere il conto. Al 18’ e al 22’ Quarenghi si ritrova tra i piedi due fantastiche palle-gol, ma in entrambe le circostanze il portiere gli strozza in gola l’urlo di soddisfazione. Al di là del mancato tris, i tifosi accorsi in buon numero dal lago di Garda e dalla Valle Sabbia assistono a un film piacevole e pregustano già una conclusione gioiosa. Ma non hanno fatto i conti con l’arbitro e il suo collaboratore. Così la pellicola rosa si trasforma in un giallo da incubo. Le azioni in fuori gioco, le due espulsioni, la rabbia.

Sergio Zanca
Da bresciaoggi
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