«C’è un’emergenza cocaina»
La recente scoperta di un gruppo di giovanissimi sorpresi a «sniffare» in un appartamento del paese ha offerto al sindaco di Vobarno, Carlo Panzera, l’occasione per rilanciare l’allarme per il sempre più diffuso consumo di cocaina.

La recente scoperta di un gruppo di giovanissimi sorpresi a «sniffare» in un appartamento del paese ha offerto al sindaco di Vobarno, Carlo Panzera, l’occasione per rilanciare l’allarme per il sempre più diffuso consumo di cocaina a Vobarno e in Valsabbia.
Panzera è anche presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto sociosanitario Garda-Valsabbia: «Da tempo sottolineo l’esistenza di questo problema - dice -, e l’episodio scoperto dai carabinieri dei giorni scorsi a Carpeneda, che aveva come protagonisti giovanissimi dai 17 ai 19 anni, non fa altro che evidenziare l’emergenza. Ora bisogna intervenire».

Come primo passo, Panzera rilancia l’idea di una conferenza dei sindaci dedicata a questo tema: l’ha sollecitata più volte ed è stata «promessa» dall’assessore comunitario alla Sicurezza Giorgio Bontempi. Ma finora non si è mai tenuta.
Tornando al caso di Carpeneda, Panzera lo considera solo la punta dell’iceberg: «Non abbiamo dati concreti da esibire, ma le cronache recenti, che parlano del sequestro di grosse quantità di cocaina da parte delle forze dell’ordine sul territorio valsabbino, sono un indicatore preciso, insieme alla "percezione" delle forze di polizia, degli operatori sanitari e della gente».

Un suggerimento operativo? Panzera pensa alla creazione di un tavolo che, a livello vobarnese, raccolga i dati coinvolgendo amministratori, forze dell’ordine, medici, operatori dell’Educativa di strada e la scuola. «Poi allargheremo il confronto all’intero Distretto sociosanitario, creando magari una commissione in grado di intervenire concretamente prima che il fenomeno si trasformi in una autentica emergenza come è stata in passato quella dell’eroina».

M.PAS. da Bresciaoggi
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