Il lavoro e la vita di una volta in montagna
di Cesare Fumana

Sarŕ visitabile ancora per alcune domeniche la mostra con fotografie e oggetti dei lavori di un tempo allestita presso la ex scuola elementare di Eno di Vobarno

 

Come vivevano i nostri nonni? Come erano arredate le loro case? Quali strumenti di lavoro utilizzavano nei campi e nei boschi? Queste e altre curiosità di com’era la vita in montagna fino a metà del secolo scorso si possono scoprire visitando la bella mostra “Él cónose, m’él recorde”, allestita negli spazi rinnovati della ex scuola elementare di Eno.

In occasione dell’inaugurazione del restauro di questa struttura, divenuta un luogo polifunzionale per la piccola comunità che vive in questa frazione montana di Vobarno, la popolazione ha allestito una bella mostra con fotografie e oggetti di vita quotidiana della prima metà del Novecento.
Dalle soffitte e dalle cantine sono usciti vari attrezzi utilizzati per la vita dei campi, per la lavorazione del latte, per la vita in casa.

Oggetti che farebbero gola a un rigattiere, ma che sono il ricordo di vita di questa gente di montagna; ricordi di lavoro e fatica, quando la maggior parte del lavoro era fatto a mano, dallo sfalcio del prati (o meglio dei pendii scoscesi), alla mungitura, al lavoro caseario per ricavare burro e formaggi.

Nella mostra sono visibili anche catini e brocche utilizzati un tempo per lavarsi, corredi di biancheria ricamata a mano, come era usanza per l’epoca, mattarelli per preparare la pasta in casa, macinini da caffè e mortai per macinare spezie e aromi, e tutto quanto serviva per la vita domestica.

Un salto in un passato non troppo lontano, che i piĂą anziani hanno vissuto direttamente.

La mostra è visitabile ancora fino nelle prossime domeniche di agosto, dalle 14 alle 17.

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