Belprato paese dipinto
di Ubaldo Vallini

Belprato di Pertica Alta si appresta a diventare il paese dei murales. Gli abitanti hanno aderito quasi tutti mettendo a disposizione i loro muri, ora tocca agli aristi col loro ingegno

 
Un centinaio di anime, la Provinciale che si stringe per attraversarlo, muri ben tenuti ma disadorni delle case.
Da qualche anno se n'è andata via anche la scuola materna, migrata in quel di Lavino.
Quanti ce n'è di borghi montani come questo? Con l'inesorabile spopolamento in atto?
 
Eppure Belprato di Pertica Alta è un paese speciale.
L'edificio che ospitava la vecchia scuola, infatti, da spazio multifunzionale come l'ha voluto l'amministrazione comunale sta diventando luogo di rinascita sociale e culturale, base di partenza per una sua riqualificazione del borgo in chiave artistica per ora. E non è poco.
Se poi la novità sarà in grado di favorire anche il ripopolamento o l'arrivo di nuovi turisti tanto meglio.
 
Il merito è di un progetto proposto dall'associazione culturale "L'anima della Pertica" e dall'artista Marino Gabusi che vive e lavora in Svizzera, ma a Belprato è nato e ha vissuto fino all'età di quattro anni.
"Belprato paese dipinto" l'hanno chiamato.
 
Proposta che ha già coinvolto la quasi totalità degli abitanti possessori di case, che hanno messo a disposizione le proprie facciate per ospitare altrettanti murales, e gli artigiani del paese pronti ad attrezzare le pareti con sfondi ed impalcature.
Alcune opere sono già state realizzate, compresa quella "collettiva" sulla facciata della ex scuola ed il murales all'ingresso del paese sulla casa "della Tiziana".
 
Mancano ora solo gli artisti che vogliano andare avanti.
«Dopo l'apertura dello spazio multifunzionale, punto di riferimento e di incontro per residenti, villeggianti e pellegrini - afferma Marino Gabusi -, la possibilità di dipingerne i muri penso che rappresenti un ulteriore passo avanti per inserire Belprato, che già merita così com'è, in un itinerario artistico e per questo capace di far leva sulle emozioni: da confine di spazi privati o pubblici, i muri, una volta dipinti, diventano muri d'autore che raccontano delle storie, che offrono sensazioni a chi li guarda».
 
Ci vorranno degli anni per completare il lavoro, questo certo non spaventa i promotori.
La sfida è aperta per tutti gli artisti italiani o stranieri che vorranno approfittare dell'occasione per essere presenti in questo singolare percorso artistico, senza compensi per l'esecuzione dell'opera.
 
«Opere che devono avere un senso, per questo ogni proposta sarà vagliata con attenzione da Marino Gabusi, che è il referente artistico del progetto - specifica Rossana Albertini, presidente del sodalizio culturale -. Chi vuole partecipare deve inviare in forma cartacea un curriculum vitae e un bozzetto formato 20 per 20 a colori, tecnica libera, dell'opera che intende realizzare, a L'anima della Pertica, via Pineta, 25070 Pertica Alta (BS) entro il mese di aprile. I lavori verranno realizzati ad agosto del 2014».
 
In foto:
- Ragazzi allopera al Centro polifunzionale
- L'opera "collettiva"
- La casa di Tiziana
- Gabusi al lavoro lungo la Provinciale che sale a Belprato
 
 
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