La scultura astrattista di Gabriella Goffi
di red.

Le opere della nota scultrice gavardese Gabriella Goffi sono esposte a Chiari nell’ambito della mostra “Il secondo dopoguerra: la linea astrattista” che rimarrŕ aperta al pubblico, ad ingresso libero, fino al 21 ottobre.

Le opere della nota scultrice gavardese Gabriella Goffi sono esposte a Chiari nell’ambito della mostra “Il secondo dopoguerra: la linea astrattista” che rimarrà aperta al pubblico, ad ingresso libero, fino al 21 ottobre secondo il seguente orario: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19..

La residenza nobiliare dei conti Mazzotti Biancinelli di Chiari ospita, nella cornice liberty dei suoi saloni, settanta opere di nove artisti, proponendo un viaggio nell’arte plastica dagli anni Sessanta ad oggi. Protagonista è la scultura astrattista nel secondo dopoguerra del secolo scorso. Nove sono gli espositori. Tra questi l’artista gavardese Gabriella Goffi, con opere di grande leggerezza, senza peso.

La scultrice bresciana ricerca da anni la forza espressiva ed evocativa dei materiali. Stoffe, legni, metalli, sono parte delle sue sculture e delle sue installazioni.
Un profondo interesse per il teatro, al quale facilmente ci rimandano certe sue figure scultoree, l’ha spinta sin dall’inizio della carriera a realizzare bozzetti e costumi. Negli ultimi anni ha esteso il suo impegno a una partecipazione più diretta agli allestimenti, intervenendo in prima persona nell'ideazione e realizzazione di eventi teatrali e installazioni sceniche. Si occupa d’attività plastica e di metodologia della creatività conducendo laboratori con adulti e bambini e corsi formativi per insegnanti.

Tra le esposizioni più recenti ricordiamo “Abiti di luce” presso il Museo Mazzucchelli - Museo della Moda e del Costume di Ciliverghe di Mazzano e le installazioni nel nuovo Museo della Carta di Toscolano Maderno.
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