Marina, il sindaco, dieci anni dopo
di Redazione

Era il 10 agosto del 2003. Quel giorno una grave malattia ebbe ragione della forte tempra di Marina Corradini. A Vobarno in settembre un evento pubblico per ricordarla

 
Fino all'ultimo giorno, eletta per il secondo mandato, Marina Corradini fu il sindaco di Vobarno.
Nel decimo anniversario della scomparsa L'Amministrazione comunale intende ricordarne la sua figura di pubblico amministratore appassionatamente impegnato a migliorare la vita del suo comune, ponendosi sempre a fianco delle persone maggiormente in difficoltà.
 
«Con attenzione, concretezza e lungimiranza ha affrontato il fenomeno migratorio inizialmente da assessore alle Politiche sociali, poi da primo cittadino, pagandone in prima persona anche i relativi prezzi - dice l'attuale sindaco, Carlo Panzera -. Un impegno che è all'origine della pacifica e solidale convivenza che ancora oggi caratterizza la comunità vobarnese».
 
L'amministrazione comunale sta organizzando un «evento pubblico di alto profilo istituzionale» da tenersi nel prossimo mese di settembre, per ricordare e riflettere ulteriormente sulla sua figura e sulla sua attività amministrativa».
 
A Marina Corradini Vobarno ha intitolato una piazza, all'interno delle aree dimesse della Falck, il Senegal la sala parto dell'ospedale di Kaolack, ma sono solo esempi.
Il riconoscimento più grande alberga ancora nel cuore di molti che di lei hanno saputo apprezzare sensibilità e risolutezza non comuni.

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Nata a Vobarno il 28 ottobre 1949 e cresciuta negli ambienti giovanili della parrocchia, Marina Corradini manifestò fin dall’adolescenza l’interesse e la passione per la vita politica. Animatrice della locale sezione della Democrazia Cristiana, fu eletta per la prima volta in Consiglio Comunale nel 1975.
 
Il mandato le fu rinnovato con ampio consenso di voti nel 1980, anno incui, essendo Sindaco Maurizio Butturini, ricoprì la carica di Assessore ai Servizi Sociali, dimostrando grande sensibilità umana verso i problemi delle fasce più deboli della popolazione, degli anziani, degli ammalati e di quanti manifestassero problemi e difficoltà.
 
In particolare mostrò grande intelligenza e sensibilità nell’affrontare le questioni legate all’immigrazione, fenomeno che cominciava a manifestarsi proprio in quegli anni.
Rieletta consigliere nel 1990, fu capogruppo della Democrazia Cristiana negli anni della Giunta guidata da Andrea Barbiani.
 
Nel 1995 fu eletta Sindaco, ricoprendo con dedizione, coraggio e grande energia il proprio mandato anche quando fu colpita da una grave malattia.
Aderì prima al Partito Popolare e poi alla Margherita.
Oltre a numerose altre opere ed iniziative, a lei si deve principalmente il varo del progetto di recupero del vasto complesso  industriale delle aree Falck.
 
Il mandato le fu riconfermato con vasto consenso nel 1999; non cessò mai nella pratica amministrativa di esprimere la sua particolare sensibilità per le tematiche sociali; resse la carica di primo cittadino con rinnovato impegno fino alla morte, avvenuta improvvisamente il 10 agosto 2003.
 
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