Le Linee Guida sulla rendicontazione del 5 per mille, pubblicate a metà luglio dalla Direzione Generale per il Terzo Settore del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, presentano notevoli differenze rispetto a quelle precedentemente pubblicate (dicembre 2010).

Sono rimasti fermi alcuni punti chiave, quali i termini di redazione (un anno, conteggiato a partire dalla fine del mese nel quale si sono ricevute le somme) e di invio, in caso di incasso pari o maggiore a 20.000 euro (la fine del mese successivo al limite massimo previsto per la redazione). Rammentiamo che l’obbligo di rendicontazione è per tutti i soggetti che ricevono il 5 per mille, indipendentemente dalla somma percepita.

 

Due le novità maggiori:

1) la possibilità di accantonare parte dei fondi ricevuti (a differenza del passato, quando il ministero chiedeva di spendere e rendicontare l'intera cifra entro 12 mesi)

2) la facoltà di sostituire la modulistica rendicontativa ministeriale con un bilancio sociale, approvato dall'organo deliberativo e pubblicato sul sito istituzionale (o inviato al ministero).
 

In allegato il pdf delle Linee guida.