Storia e devozione del santuario della Madonna della Neve
di c.f.

Sarŕ presentato questa sera a Prandaglio il volume di Marcello Zane dedicato al piccolo santuario di Villanuova, a cui sono particolarmente legati i fedeli villanovesi

 

Nell’ambito della Festa dell’Ospite di Prandaglio, questo giovedì sera, 1 agosto, sul sagrato della chiesa parrocchiale di San Filastrio della frazione di Villanuova sul Clisi, sarà presentato il libro “Madonna della Neve”, storia, leggende e devozioni di un santuario e della sua comunità, frutto del lavoro di ricerca storica di Marcello Zane, edito da Liberedizioni.

«Il Santuario della Madonna della Neve – sta scritto sul retrocopertina - rappresenta per la comunità di Prandaglio e per quelle che vivono adagiate ai piedi di monte Renico un luogo dalle molteplici valenze. Simbolo di spiritualità e di preghiera, da mezzo millennio questo sito - più volte ampliato e sottoposto a restauri - costituisce meta di pellegrinaggi e richieste di grazia, animandosi festosamente tradizionale ricorrenza annuale del 5 di agosto.
Dopo il restauro delle preziose opere d'arte qui custodite operato nel 1999 il complesso cantiere che ha riportato a nuova vita il santuario dopo i danni inferti dal terremoto del 2004, questo libro ricostruisce la lunga vicenda storica di Madonna della Neve, nel suo intenso e mai interrotto rapporto con la comunità locale, nell'intreccio fra storia, arte, leggende e devozione».

Il volume di 143 pagine, molto elegante, è stato voluto dall'amministrazione comunale di Villanuova sul Clisi, proprietaria dell'edificio e dall'Associazione “Amici di Madonna della Neve” che ne cura gli aspetti logistici e promozionali.

«Questo libro – scrive il sindaco Ermanno Comincioli nell’introduzione – ci aiuta a comprendere tutta l'importanza rivestita nel corso dei secoli da questo santuario. Un sito che nel corso del tempo ha raccolto le speranze dei fedeli, ha visto generazione dopo generazione compiersi lavori di sistemazione, dove si è sviluppato un pellegrinaggio semplice che da sempre trova il suo culmine nella tradizionale festa di agosto».

«Un libro – prosegue il primo cittadino – che conferma la bontà della scelta voluta dall'amministrazione comunale di agevolare in ogni modo il recupero di Madonna della Neve. Per non disperdere le fatiche, le speranze dei nostri avi, qui ben documentate per esprimere la volontà di rendere il santuario, anche grazie allo straordinario sforzo dell'associazione “Amici di Madonna della Neve”, un luogo sempre aperto a quanti vorranno e sapranno goderne in futuro».

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