Ristrutturare per risparmiare
di val.

«Chi non ristruttura la propria casa oggi perderà un sacco di soldi». E' la tesi e al tempo stesso la sintesi dell'incontro avvenuto lunedì scorso nella Casa della Valle a Nozza di Vestone

 
Lunedì scorso a Nozza di Vestone si è discusso della nuova normativa che regola le ristrutturazioni degli immobili, quelle che mirano al risparmio energetico, e di come la Scuola Edile Bresciana si sia organizzata per garantire interventi qualificati e certificati.
 
Dopo i saluti da parte del presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini e dell'assessore di riferimento Fausto Cassetti, che hanno sostenuto la necessità di individuare strade alternative all'occupazione di altri territori per sostenere la ripresa dell'edilizia, la parola è passata ai tecnici.
 
Primo fra tutti l'ingegner Antonio Crescini che parafrasando il concetto della "decrescita felice", da molti auspicata, ha affermato che al momento si tratta di una decrescita "pesante", oltre che "infelice".
 
A dare una mano in modo significativo al rilancio dell'edilizia, almeno fino alla fine dell'anno, potrebbe essere però il Decreto del giugno scorso che prevede il recupero in detrazioni d'imposta del 65% di quanto viene investito per rendere la casa più efficiente dal punto di vista energetico: «E' vantaggioso per tutti: per gli addetti all'edilizia che dal 2007 nel bresciano sono diventati la metà; per i proprietari di case che si ritrovano poi con il risparmio in bolletta e l'immobile rivalutato; per l'ambiente che tutti viviamo, visto che si ottengono consistenti riduzioni di emissioni inquinanti in atmosfera» ha detto Crescini.
 
E per sapere quanto possa essere vantaggioso, il tecnico ha fatto due conti prendendo ad esempio una casetta nella quale attualmente si spendono 2mila euro l'anno di gas per il riscaldamento.
 
Senza nessun intervento, considerando un aumento annuo delle spese pari al 5%, il proprietario tra vent'anni avrà speso in riscaldamento 66.131 euro.
Riqualificando con nuovi infissi, cappotto, caldaia, e per questo spendendo 25 mila euro, calcolando il rimborso del 65% in dieci anni di quanto speso e risparmiando ogni anno la metà dei costi del riscaldamento, dopo vent'anni avrà speso 41.815 euro.
 
Un risparmio netto di circa 24 mila euro, dunque, senza contare che la casa sarà diventata decisamente più appetibile anche per il mercato immobiliare.
E se uno quei 25 mila euro non ce li ha?
Cambia poco, grazie ad un accordo con Ubi Banca che ha previsto allo scopo dei prestiti agevolati, spiegati per l'occasione dal direttore per la zona della Valle Sabbia Renato Verdelli.
 
Il presidente della Scuola Edile Angelo Dal Dossi ha parlato invece di "Sistema Abitare", il programma che ha creato una rete fra ditte edili disposte al confronto, fornitori, mondo della ricerca universitaria e finanziatori bancari, capace di individuare le soluzioni per realizzare interventi eseguiti con cura e certificati.
 
Il Decreto di giugno, che secondo gli esperti è in grado, almeno temporaneamente, di rilanciare l'edilizia, è stato divulgato nei particolari salienti dall'ing. Alex Mazza.
L'incontro è stato organizzato dalla Comunità montana di Valle Sabbia in collaborazione con la Scuola Edile Bresciana, il Collegio Costruttori Edili (era presente anche il presidente Tiziano Pavoni), i sindacati dei costruttori e Saef (finanza, formazione e sicurezza).
 
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