Garda, acque inquinate alle foci dei torrenti
di c.f.

Sono le foci dei corsi d'acqua i punti critici del lago secondo la Goletta dei laghi di Legambiente: bocciati il Rio Barbarano e il canale delle Rive a Salň; altre criticitŕ a Padenghe, Rivoltella e Toscolano

 

Sono stati presentati nei giorni scorsi i risultati dei controlli effettuati sulla sponda Bresciana del Benaco dalla campagna “Cigno azzurro” della Goletta dei laghi, di Legambiente, che da otto anni fa prelievi sul lago.
Le analisi hanno evidenziato sei punti inquinati sui nove monitorati sul Garda bresciano.

Non le spiagge in sé, che secondo le analisi dell'Asl sono ufficialmente tutte balneabili, me le foci di canali e torrenti che riversano nel lago sostanze organiche oltre i limiti. Da qui l'appello alle istituzioni, per rafforzare la depurazione.

Sono risultate inquinate la foce del canale nei pressi della spiaggia delle “Rive” di Salò, il torrente vicino al porto di Padenghe, la foce del canale di via Agnello a Rivoltella, quella del torrente Bornico a Toscolano e quella del torrente Barbarano a Salò. Da sottolineare, poi, i rilevamenti del Rio Maguzzano, a Padenghe, teatro dello sversamento di una cisterna di liquami che era costato al Lido di Lonato il divieto di balneazione, poi revocato.
La zona, secondo i dati dell’associazione ambientalista, sarebbe ancora fortemente inquinata: ovvero, enterococchi intestinali superiori alle 1000 unità e escherichia coli sopra le 2000 unità.

Esame superato invece per la foce del Torrente Toscolano e il lungolago di Desenzano (tra il Desenzanino e la spiaggia Feltrinelli) risultati entro i limiti di legge. Bene anche Limone dove la foce del torrente S. Giovanni è risultata entro i limiti di legge.
«Dove sono stati messi in funzione i depuratori, l'ultimo a Tremosine – ha precisato Barbara Meggetto, responsabile di Goletta Verde –, si è percepito un miglioramento, come al torrente S. Giovanni, a Limone».

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