Storie di uomini e di vini
di Redazione

Ci sono lavori che non possono prescindere dall'amore, lavori molto diversi da quelli dello sciame inquieto di consumatori che popola le nostre strade. Uno di questi č il vignaiolo. Giovedě sera a Mocasina per i Viaggi di Acqua auna rappresentazione teatrale dedicata a questo mondo

 

I Viaggi di Acqua proseguono con un altro, atteso, appuntamento teatrale. A narrare le Storie di uomini e di vini sarà Pino Petruzzelli in un luogo che - come sempre in Acque e Terre Festival - ben rappresenta il tema della serata: l'Azienda Agricola La Torre di Attilio Pasini, a Mocasina di Calvagese della Riviera. Appuntamento fissato per le 21.15 di giovedì 11 luglio.

Pino Petruzzelli, straordinario attore-narratore, presenterà al pubblico uno spettacolo che nasce da due anni di interviste ai vignaioli italiani e che racconta la storia di Dionigi, un vignaiolo che non separa il lavoro dalla vita. Per lui, vigna e vite sono fuse insieme, in un rapporto d’amore che non divide ma unisce. “Da piccoli di solito ti dicono che sei nato sotto un cavolo - racconterà Dionigi/Pino Petruzzelli in un momento della narrazione - mia madre invece mi partorì in vigna durante la vendemmia. La prima cosa che vidi venendo alla luce fu un grappolo d’uva. Gli studiosi lo chiamano imprinting, io invece lo chiamo destino”. Ci sono lavori che non possono prescindere dall’amore, lavori molto diversi da quelli dello sciame inquieto di consumatori che popola le nostre strade. Uno di questi è il vignaiolo. Così, il vino di Dionigi, prima che di mandorla e liquirizia, sa di fatica, sudore, storia e voglia di resistere e di amare, malgrado tutto, in un'Italia vista da chi vive lavorando la terra.

Pino Petruzzelli, scrittore e attore, dopo gli studi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Fonda il Centro Teatro Ipotesi, che si occupa di temi legati al rispetto e alla conoscenza delle culture. La prima meta sono le riserve degli Indiani Pueblo in Nuovo Messico poi, per anni, attraversa le nazioni dell’area mediterranea vivendo come e con le persone che incontra. Da questi viaggi nascono spettacoli in cui racconta la profonda umanità di chi è costretto a vivere situazioni difficili. Scrive “Piccolo viaggio lungo il Mediterraneo” e, con il giornalista Massimo Calandri, “Marocco”, “Albania” e “Il G8 di Genova”. Nel 2004 scrive “Grecia”, sulla vita dello studente Kostas Georgakis che si diede fuoco in una piazza di Genova per protestare contro il regime dei colonnelli e “Zingari: l’Olocausto dimenticato” (coprodotto dal Festival di Borgio Verezzi e trasmesso dalla trasmissione Terra! di Canale 5 e da Rai 3). Nel 2005, con Predrag Matvejevic’ e il giornalista di “La Repubblica” Massimo Calandri, scrive “Periplo Mediterraneo". Nel 2006 con “L’olocausto di Yuri” racconta le responsabilità che ebbero scienza e medicina durante il nazismo (anch’esso trasmesso da Terra!). Nel 2007 percorre l’Italia di chi vive lavorando la terra e, dagli appunti di quel viaggio, nasce lo spettacolo “Di uomini e di vini” (che diventa anche un libro) dedicato alla vita e alla fatica dei vignaioli. Nel 2008 mette in scena “Con il cielo e le selve” tratto dal libro “Uomini, boschi e api” di Mario Rigoni Stern. La cultura rom e sinta è l’ultima tappa di un’erranza iniziata vent’anni prima. A giugno 2008 esce il libro “Non chiamarmi zingaro”, edito da Chiarelettere e con prefazione di Predrag Matvejevic. Nel 2009 crea in collaborazione con Regione Liguria e Comunità di Sant’Egidio il “Primo Corso di Formazione Professionale per Operatori dello Spettacolo”, indirizzato a Rom e Sinti. In occasione della Giornata della Memoria 2009 mette in scena “Ritorno al lager” omaggio a Mario Rigoni Stern. Nel 2010 porta in scena, in prima nazionale, il testo “Storia di Tönle” di Mario Rigoni Stern. Nel 2011 debutta lo spettacolo “Io sono il mio lavoro” prodotto da Mittelfest. Nello stesso anno esce il libro “Gli ultimi” edito da Chiarelettere con prefazione di don Andrea Gallo. Nel 2012 scrive il monologo teatrale “L’ultima notte di Dietrich Bonhoeffer”. Dal 2000 è direttore artistico del Festival teatrale “Tigullio a teatro” a Santa Margherita Ligure. Collabora con il giornale “Il Fatto Quotidiano” e con il portale di approfondimento “Cado in piedi” attraverso suoi blog.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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