Padre e figlio dispersi, per finta
di Ubaldo Vallini

A Campei de Sima, ospiti degli Alpini della Monte Suello, gli uomini del Cnsas, cinofili e Protezione civile in azione per imparare a coordinarsi meglio

 
Il papà è uscito per un'escursione e non è rientrato per il pranzo, il figlio 14enne ha deciso di andare a cercarlo da solo, ma l'hanno visto prendere un'altra direzione.
Queste le poche informazioni raccolte al rifugio da chi comincia a preoccuparsi.
Scattano le operazioni di soccorso.
 
Tutto per finta, fortunatamente, ma verosimile.
E' successo domenica scorsa.
Lo scenario è stato quello della vasta area boschiva e montagnosa che circonda il rifugio "Peppino Granata", gestito dagli Alpini della Monte Suello a Campei de Sima, fra i territori comunali di Vobarno e Toscolano Maderno.
 
Un'esercitazione voluta dagli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico della Valle Sabbia per saggiare la capacità di coordinamento fra le diverse forze che, in casi simili, sono chiamate a lavorare insieme.
Le Penne nere si sono prestate ben volentieri a gestire l'ospitalità al rifugio.
 
«Se vogliamo che la somma di individualità differenti per formazione e preparazione riesca a diventare un gruppo di lavoro affidabile ed efficiente, è necessario testare i diversi protocolli di intervento, i vari sistemi di comunicazione, le diverse modalità di approccio ai problemi» ha detto Carlo Parini, capostazione di Valle Sabbia per il Cnsas e tecnico di ricerca, che ha predisposto e coordinato l'intera giornata.
 
Un'ottantina di soccorritori in tutto: uomini del Soccorso Alpino, cinofili (UCIS Ospitaletto, Croce Bianca Lumezzane e Gruppo cinofilo Valle Sabbia), Srs dei Volontari del Garda, Antincendio boschivo Vobarno, Protezione civile di Ponte Caffaro e Vobarno, Tignale Soccorso ed il Gruppo Alpini Vesio di Tremosine.
 
Divisi in gruppi eterogenei, per ciascuno un'area da "bonificare", donne, uomini e animali che non si conoscevano fra loro hanno imparato a collaborare per un obiettivo comune.
Alla fine padre e figlio sono stati ritrovati e sono partite le squadre di recupero, ma questa fra tutte era la fase più collaudata e, almeno per una volta, la meno importante.
 
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