Droga e armi, cinque finiscono nei guai
di Salvo Mabini

Stretta di vite sullo spaccio di sostanze stupefacenti e per i reati contro il patrimonio. Controlli serrati a livello provinciale. Carabinieri in azione anche a Villanuova e Roè Volciano

 
Trenta persone arrestate, 50 denunciate, 40mila euro di refurtiva recuperata.
E poi ancora 2.600 persone identificate e controllate, 1.500 autovetture, 13 patenti ritirate e 206 punti della patente decurtati, 129 le contravvenzioni per un valore totale di circa 25mila euro.
 
Sono questi alcuni dei "numeri" di un controllo straordinario del territorio che a livello provinciale fra le 23 di mercoledì 19 e le 24 di venerdì 21 giugno ha impegnato circa 600 carabinieri su 300 autovetture.
Azioni finalizzate a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nonché i reati contro il patrimonio.
 
Per l'occasione, nei guai a Villanuova sul Clisi, un gavardese di 22 anni, operaio incensurato.
Il giovane è stato arrestato il flagranza di reato dai carabinieri di Gavardo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
N.P., queste le iniziali del suo nome, aveva un fare che ha insospettito i militari, che lo hanno perquisito.
 
Addosso gli hanno trovato 50 grammi circa di hashish custodita in un involucro, nonché un bilancino di precisione.
La sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro. Il giovane è stato arrestato e portato al suo domicilio, dove è stato confinato in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo disposto dal magistrato.
 
Fra Villanuova sul Clisi e Roè Volciano, i carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile, hanno invece denunciato a piede libero quattro rumeni di 39, 35, 30 e 23 anni, tutti in Italia senza fissa dimora e pregiudicati.
I quattro si aggiravano a Roè e Villanuova con fare sospetto.
 
Così sono stati perquisiti e sulla loro persona o nei veicoli utilizzati i militari hanno rinvenuto un totale di 4 cutter con lame lunghe tra i 10 ed i 20 cm e un'ascia in acciaio del peso di circa 600 grammi.
Tutte armi improprie detenute senza giustificato motivo.
Le armi sono state poste sotto sequestro e per i quattro è scattata la denuncia.
 
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