Ricordando la vecchia chiesetta di Soseto
di Nerino Mora

Il prossimo fine settimana nella piccola localitŕ di Sopraponte si terranno i festeggiamenti per il 30° della nuova chiesetta, con un concerto all'unisono della bande di Sopraponte e di Gavardo

 

Per chi non lo conosca, Soseto è un piccolo borgo Soprapontino: lo si incontra percorrendo la strada provinciale che da Sopraponte conduce a Vallio Terme, che lo solca al centro.
Discreto con una segnaletica discreta e semplice, è appoggiato sui gradoni esposti al sole; ai piedi il torrente Vrenda.
Come vuole la tradizione dei borghi di un tempo, una chiesetta o cappella un tempo era eretta vicinissima alla strada, tanto da strozzarne la viabilitĂ , con i gradini ripidi per varcare la soglia del piccolo tempio dedicato ai santi Giovanni Battista e S. Lorenzo.

La storia ci porta a ricordare delle date importanti: l’inaugurazione avvenuta il 2 febbraio 1760, dieci anni dopo la posa della prima pietra, il 1° aprile 1750. A costruirla i fratelli Battista e Bartolomeo Berardi.
La guerra la danneggiò fortemente tanto da devastarla. La forte devozione ai santi, nonostante le limitate economie, spinse gli abitanti a ripararla nel 1927 e fu riconsacrata e dedicata a S. Luigi.
Da quel tempo, ogni anno, la statua del santo era portata con una solenne processione fino alla parrocchiale per poi ritornare alla chiesetta di Soseto; in tale occasione si svolgevano i famosi giochi di San Luigi, evento atteso con ansia dai ragazzi, compreso l’albero della cuccagna e la sfida delle contrade.
Il progresso, o meglio gli anni del consumismo che divora tutto, ritenne la strettoia insostenibile al traffico crescente.
La chiesa fu demolita completamente nel 1973. Per 10 anni Soseto non ebbe piĂą la sua chiesa.

Un borgo diviso a metĂ , non solo dalla strada, ma anche dai giudizi per questa demolizione, con commenti a favore e contro la strada. Con la chiesetta furono demoliti la drogheria-forneria e la casa colonica sovrastante.
Per dieci anni il borgo, come a pingpong, giocava con il giudizio e il futuro.
Da uno schizzo abbozzato, il progetto in mano all’amato don Antonio si concretizzò.
L’incarico di costruire la nuova chiesa fu affidato all’impresa edile Mora Genio e il capomastro Enrico Tagliani e i suoi collaboratori in pochi mesi la riportarono alla luce.

Il 3 giugno 1983 la banda di Sopraponte suonava alla nuova consacrazione della chiesetta a San Giovanni Battista; festa e autorità per l’inaugurazione a soli cinquanta metri più avanti a nord, dalla sede della vecchia chiesa, distante dal traffico, dal rumore, all’ombra delle piante di castagno.

Il prossimo 22 e 23 giugno si festeggia il trentesimo della nuova chiesa a Soseto i festeggiamenti sono numerosi sia religiosi che ludici
Importantissimo il ripristino della processione di San Luigi, voluta da parroco don Angelo Nolli e da tutti gli abitanti di Soseto: la statua del santo ritorna alla sua chiesa restaurata.

Evento straordinario sabato sera per l’occasione la fusione degli ottoni della banda di Sopraponte con quelli del corpo bandistico “Viribus Unitis” di Gavardo: dalla loro fondazione non hanno mai suonato con un unico fiato. Da segnalare che in provincia Gavardo è l’unico paese a possedere due bande autonome.

Il programma è ricco: funzioni religiose, stand gastronomico, concerto bandistico, ritorna la sfida della cuccagna e il primo torneo delle spie de Soset, mostra fotografica sotto i volti e altro ancora.

Nelle prime tre foto la chiesa di Soseto, nell’ultima la vecchia chiesa ormai demolita

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