Mura e la «fava» dell'Albergo d'Oro
di Ubaldo Vallini

L'unico albergo di Mura Savallo, di proprietà della famiglia del sindaco, è chiuso da marzo e cerca nuovi gestori. Occasione per giovani

 
La proposta è del sindaco e i classici piccioni da prendere con una fava in questo caso potrebbero essere tre: evitare che la storica attività di famiglia possa subire un brusco ed irreversibile arresto, recuperare una vocazione turistica perduta da tempo, offrire opportunità di lavoro a dei giovani.
La "fava" in questione è l'Albergo d'Oro che si affaccia sulla Provinciale ed accoglie a Mura Savallo chi arriva salendo dalla parte di Auro.
 
Ma andiamo con ordine.
La Rosanna, che con la sorella Adelina dell'esercizio aperto negli anni Sessanta se n'è sempre occupata, alla fine di marzo ha tirato giù le saracinesche.
Pur essendo pochi, come indubbiamente avviene per tutte le signore, gli anni inesorabili "avanzano" ed era diventato troppo impegnativo occuparsi in contemporanea di due locali pubblici.
 
Ecco dunque la decisione di prendessi carico "solo" del Bar Piazzetta che apre accanto al municipio.
Figlio unico di Rosanna è Andrea Crescini, che di Mura è anche il sindaco: «Mi piacerebbe, anche come amministratore pubblico, trovare una famiglia giovane o dei giovani da aiutare a mettersi in proprio ed affidare a loro il locale - ci confida -. Purché abbiano serietà e voglia di impegnarsi a crearsi un futuro, non sono promuovendo la loro attività all'Albergo d'Oro, ma anche e soprattutto nel dare il loro contributo perché Mura possa ritrovare, anche in piccolo, un po' della sua antica vocazione turistica».
 
Ovviamente "promozionale", promette Crescini, anche il contratto d'affitto.
L'occasione è ghiotta. 
 
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