Maggioranza in bilico salvata dalla Lega
di Ubaldo Vallini

Non sarebbe la prima volta che le decisioni vengono prese con un solo voto di scarto: “č la democrazia bellezza”, verrebbe da dire parafrasando la ben nota affermazione. Fin che la barca va...

Non sarebbe la prima volta che le decisioni vengono prese con un solo voto di scarto: “è la democrazia bellezza”, verrebbe da dire parafrasando la ben nota affermazione.
Nel consiglio comunale che Villanuova sul Clisi ha vissuto nella serata di giovedì, però, quell’unico braccio alzato in più a ribadire un “sì” d’appoggio al sindaco Ermanno Comincioli è stato quello di un consigliere “nato” nell’opposizione: compagine Carroccio, che ha finito col “puntellare” il Centrosinistra che chiamare tale a questo punto è un po’ una forzatura.

Gridano allo scandalo, infatti, i quattro consiglieri che nello stessa riunione hanno formalizzato la costituzione del Gruppo “Ds-Ulivo”: “Quello è solo il Gruppo Popolari Democratici Indipendenti – affermano -, ora costituito da 7 consiglieri più il sindaco, vale a dire con 8 voti a disposizione su 17. A noi paiono piuttosto minoranza. Che diventino maggioranza con il voto di un esponente votato con la Lega Nord sarà possibile dal punto di vista formale, ma assai discutibile moralmente. Certo rimane disattesa la volontà espressa dal voto alle Amministrative”.

Di questo puntello targato Lega chiediamo conto al sindaco Comincioli: “Piano – ci dice lui, DL-Margherita, ma a capo di una compagine civica -, quel consigliere è stato disconosciuto dalla Lega nel giugno del 2005. Fin da allora, ed erano tempi non sospetti, ha iniziato a dialogare con noi”.

Galeotta per l’intera questione la decisione dell’Amministrazione di andare “a vedere” il progetto di parco acquatico che dovrebbe prendere il posto della Ex Grignasco.
Un progetto “targato” Carlo Dragoni... ma forse non abbastanza.
Fra le recriminazioni degli oppositori di Comincioli infatti, a destra e a manca, c’è il fatto che nella Rialto Immobili pronta ad investire milioni di euro nell’affare, il “drago” di Villanuova ci sia solo per il 5%.
Il resto è in capo alla Lisa S.A., società lussemburghese.

“Dragoni adesso può prometterci la luna, se poi però dovesse defilarsi che facciamo? Non sapremmo nemmeno con chi abbiamo a che fare”, è in sostanza l’accusa.

“Prima di addivenire ad un accordo di programma ci saranno anche tutte le garanzie del caso” assicura il sindaco.
E Carlo Dragoni? Abbiamo chiesto anche a lui: “Sarebbe meglio che gli amministratori si concentrassero sul progetto piuttosto che sulle composizioni societarie, a me pare quello il loro compito” ci ha detto, piccato perché convinto di essere stato attaccato personalmente.
Poi ha aggiunto: “Saranno tutti investitori italiani e mi pare ovvio che non vogliano apparire, almeno fino a quando non saranno sicuri che l’affare si farà”.
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