La quiete dopo la tempesta
di Redazione

C'è mancato davvero poco. Centotrenta millimetri d'acqua in meno di quindici ore non sono riusciti a mettere in crisi la Valle Sabbia, ma l'hanno impensierita non poco

 
L'apprensione maggiore fra le 7 e le 10 di ieri mattina, quando nessun tombino pareva più in grado di smaltire ciò che precipitava dal cielo e l'acqua ha preso a scorrere sull'asfalto ovunque come fosse nel letto di un torrente, portandosi dietro terriccio e ghiaia, rendendo in alcuni casi impossibile alle auto proseguire la marcia, come fra la rotonda dei Marinai e il cimitero di Sopraponte a Gavardo, oppure più su fra Nozza e Casto.
Il rischio "aquaplaning" era forte dappertutto anche a basse velocità.
 
E poi il Chiese a far paura, col colore della terra.
A Sabbio ha impressionato per la sua velocità mentre attraversava il paese, per andare poi ad invadere qualche campo all'altezza di Pavone, dove la stradina interna che collega Paline a Cribbio è rimasta chiusa per un po'.

A Vobarno solo i sacchi di sabbia posizionati dalla Protezione Civile hanno impedito che il fiume uscisse in piazza, invece che infilarsi per intero sotto a Ponte Vecchio.
Anche a Gavardo il Chiese gonfio di pioggia e di affluenti è uscito un poco fuori dagli argini: in via Tebaldina, quella di fronte all'Isolo, dove la strada è stata chiusa al transito.
 
Per fortuna, intorno alle 10 del mattino, quando tutti ormai si aspettavano il peggio, le precipitazioni sono andate scemando: le strade sono tornate ad essere tutte percorribili anche se invase da terriccio e ghiaia.
E' stato a quel punto che tanto ha fatto l'acqua da riuscire ad invadere il sottopasso "Sarriola": una sorta di laghetto ampio ed insidioso che ha richiesto l'intervento della polizia stradale e delle squadre di manutenzione dell'Anas.
 
La 45Ter, nel tratto che dà il via alla Variante della Valle Sabbia, è stata chiusa alle 10 e mezza e non è stato possibile riaprirla fino a pochi minuti prima delle 13.
Il traffico da e per la valsabbia, con non pochi disagi, per quelle due ore e passa è stato tutto deviato sulla "vecchia" Provinciale IV che attraversa Roè Volciano.
Nel pomeriggio, a dimostrare che anche al peggio c'è sempre soluzione, ha fatto capolino il sole.
 
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