Affilatori e truffatori
di Redazione

Passavano di porta in porta promettendo di affilare a dovere i coltelli della cucina. Poi tornavano chiedendo cifre esorbitanti. Due bresciani sono stati denunciati dai Carabinieri


A finire nei guai due giovani di 18 e 26 anni, M.C nato a Brescia e D.S.F. nato a Desenzano del Garda, entrambi pregiudicati.
Lunedì scorso sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri di Limone sul Garda per il reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. In loro possesso 16 coltelli di vario genere e di varia grandezza che con ogni probabilità stavano riportando ai legittimi proprietari, dopo essersi proposti per un improvvisato quanto abusivo servizio di affilatura.
Funzionava così: convincevano le massaie a consegnare loro le lame e al momento di riportarle, se le vittime erano in casa da sole oppure se si trattava di persone anziane, chiedevano cifre esorbitanti.
Sembra che siano arrivati a pretendere anche cento euro.
Il malcapitato, visto che il manico del coltello era dall'altra parte, temendo di peggiorare la situazione, finivano col pagare quanto richiesto.
Le lame rinvenute nella loro auto sono state poste sotto sequestro e le indagini proseguono, per ricondurre ai due la paternità di altre truffe perpetrate con lo stesso sistema nella zona.
Una metodologia di "lavoro", quella degli affilatori/truffatori, che abbiamo già descritto altre volte, per analoghi episodi accaduti anche in Valle Sabbia.
Spesso questo genere di truffe non vengono nemmeno denunciate e in questo modo di aiutano i malfattori a farla franca o ad essere considerati dalla giustizia meno pericolosi di quello che sono.
 
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