Guerra contro il quorum
di val.

Barghe è uno degli unici due Comuni della Valle Sabbia al voto in questa tornata amministrativa. A chiedere il responso delle urne un'unica lista

 
Con i suoi 1200 abitanti, a quasi 300 metri sul livello del mare, Barghe è uno dei centri più piccoli della Valle Sabbia.
Lo è senza dubbio quanto a territorio amministrato, con una superficie che non raggiunge i 5,5 chilometri quadrati. Vive però da sempre un forte senso identitario. Acuito, certamente, dai 28 anni di sofferta fusione con Sabbio Chiese, diretta conseguenza della riforma amministrativa di epoca fascista, conclusa con gran sollievo degli abitanti nel 1956.
 
Solo da qualche anno, con l'arrivo della Lumezzane - Valsabbia prima e poi con la Variante alla 237 del Caffaro, Barghe ha perso il suo status di punto d'incontro di importanti vie di comunicazione, guadagnandone però in tranquillità.
La storia amministrativa più recente è quella di un'amministrazione rimasta priva di guida a causa della precoce scomparsa di una figura autorevole come lo è stato il sindaco Oriano Ceresa.
 
A ripresentarsi è la stessa compagine di "Insieme per Barghe: «Lo sconforto è stato tanto grande che nessuno di noi aveva voglia di continuare, ancora oggi ci pare impossibile colmare quel vuoto, ma abbiamo deciso di andare avanti per lui, per portare a termine quell'esperienza e cercheremo di farlo con la stessa determinazione e con l'entusiasmo col quale insieme a lui eravamo partiti» affermano i sei candidati ed il sindaco, che essendo gli unici ad essersi presentati non dovranno misurarsi con altri e neppure con le preferenze, semmai con il quorum.
 
«Se condividete il nostro programma e se ci ritenete meritevoli della vostra fiducia andate a votare» è l'esortazione ai concittadini.
Solo se si recheranno alle urne la metà più uno degli aventi diritto al voto, infatti, potrà essere evitato il commissariamento.
 
E il programma?
«Cominceremo da ciò che non abbiamo avuto il tempo di realizzare» è la premessa.
Urbanistica ed opere pubbliche in primo piano, con la realizzazione della nuova centrale idroelettrica sul Chiese che porterà beneficio alle magre casse comunali.
 
Ci sono la valorizzazione degli spazi e degli edifici pubblici, perché rispondano alle esigenze di funzionalità e sicurezza, l'azione di coinvolgimento degli enti sovraccomunali sulle sorti di Palazzo Beccalossi, che recentemente è divenuto oggetto di un progetto di recupero complessivo, c'è la manutenzione del cimitero.
Poi le esigenze di sicurezza, con il costante monitoraggio del territorio di concerto con i Vigili del Consorzio della Valle Sabbia e le Forze dell'Ordine.
C'è la consapevolezza di quanto sia necessario prestare attenzione alle problematiche dell'adolescenza, per prevenire le dipendenze, e allo stesso tempo curare il benesse psicofisico degli anziani.
 
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