Pasini sfiduciato
di Cesare Fumana

Quindici dei venticinque Comuni della Comunità montana hanno sottoscritto e presentato la sfiducia costruttiva nei confronti del presidente. Pronta una nuova giunta guidata da Flocchini di Pertica Alta

 
Terremoto politico in Comunità montana.
Il presidente Ermano Pasini è stato sfiduciato. Quindici dei venticinque Comuni aderenti alla Comunità montana valsabbina hanno sottoscritto e presentato ieri una “sfiducia costruttiva†nei confronti del presidente e contemporaneamente dato vita a una nuova maggioranza.
Questi i quindici Comuni: Agnosine, Anfo, Barghe, Idro, Mura, Odolo, Pertica Alta, Preseglie, Roè Volciano, Serle, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno.
 
Dopo l’abbandono della maggioranza da parte della Lega Nord, con l’uscita dalla giunta dei due assessori leghisti, anche altri sindaci, o loro rappresentanti in seno all’assemblea, hanno abbandonato Pasini e dato vita con l’apporto del centrosinistra a una nuova maggioranza.
La nuova compagine comprende tutte le posizioni politiche: parte di centrodestra e parte di centrosinistra, più alcuni indipendenti.
Le motivazioni, come precisato nella mozione di sfiducia, stanno nella «riconosciuta necessità di una maggiore trasparenza e collegialità da parte della Comunità montana», e nella richiesta di «coinvolgimento a pari titolo dei rappresentanti di tutti gli enti locali aderenti, indipendentemente dall’appartenenza politica».
 
La “defenestrazione†di Pasini si è consumata ieri nel corso della riunione dell’assemblea, chiamata ad approvare il bilancio consuntivo e preventivo dell’ente. Il consuntivo è passato con la sola astensione del centrosinistra, dopo di ché il capogruppo del centrosinistra Carlo Panzera ha chiesto la parola per annunciare al presidente e all’aula che era stata depositata la mozione di sfiducia sottoscritta dai rappresentanti dei 15 Comuni, chiedendo di sospendere la riunione.
 
Il presidente dell’assemblea, Enrico Rizzi, ha proseguito nella discussione del quarto punto all’ordine del giorno, che prevedeva una variazione al bilancio, ma come annunciato dai firmatari presenti in aula non è passato: 10 favorevoli, 13 contrari, un astenuto. Preso atto della sfiducia anche in aula, l’assemblea è stata sciolta.
Come prevede lo Statuto dell’ente, la sfiducia deve essere “costruttivaâ€, nel senso che la mozione deve prevedere e indicare una nuova maggioranza e una nuova giunta.
 
Dopo l’approvazione dell’assemblea, convocata dopo 10 ed entro 30 giorni dalla presentazione della mozione, questo sarà il nuovo “governo†della Comunità montana, formato da tutti sindaci: presidente Giovanmaria Flocchini (Pertica Alta); assessori Fausto Cassetti (Odolo), Stefano Gaburri (Preseglie), Giuseppe Nabaffa (Idro), Emanuele Ronchi (Roè Volciano). Come membri supplenti della Giunta esecutiva sono indicati Sebastiano Baruzzi (Agnosine), Alessandro Bontempi (Treviso Bresciano), Gianluigi Zanola (Serle), Mariano Agostini (Vallio Terme).
Gaburri e Nabaffa sono subentrati in assemblea ai loro delegati e, insieme a Cassetti e a Bontempi, hanno dato vita al Gruppo Civico Valsabbino.
È probabile che prima dell’assemblea anche altri sindaci possano dare l’appoggio alla nuova maggioranza.
 
Ma quali sono le motivazioni di questo cambiamento?
«Innanzitutto è venuto meno il rapporto di fiducia con Pasini – ha dichiarato il presidente “in pectore†Flocchini –. Non si tratta, però, di stravolgere i progetti della Comunità montana; a un anno dalla fine del mandato non avrebbe senso. Si tratta piuttosto di un cambiamento nel metodo di lavoro, con la necessità di dare a tutti la stessa importanza».
Nelle nuove linee programmatiche, allegate alla mozione, viene espressa una sostanziale continuità con il programma già intrapreso, sottolineando però la maggiore collegialità delle decisioni.
È previsto, invece, un maggiore impegno della Comunità montana per quanto riguarda la questione del lago d’Idro.
 
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