Lei fa per sé... denunciati in tre
di Redazione

Dichiara di essere stata derubata, ma aveva fatto da sé. Poi cade in contraddizione davanti ai Carabinieri di Salò e confessa. Denunciati anche due complici


Furto aggravato e simulazione di reato. Con questa accusa nei guai sono finiti tre incensurati che ieri mattina sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri di Salò. Si tratta di due donne e un uomo, residenti a Manerbio.
 
Una delle due donne nella cittadina della Bassa possiede un bar e lo scorso 15 aprile aveva denunciato ai Carabinieri della locale stazione dì aver subito un furto ad opera di ignoti malviventi, i quali avevano rotto una finestra dell’esercizio e, una volta dentro avevano scassinato alcune macchine video poker impossessandosi dì circa 4 mila euro in contanti. 
Un racconto che aveva incuriosito i militari di stanza a Salò, impegnati a far luce su episodi analoghi che per questo stavano svolgendo indagini prendendo informazioni dai colleghi delle altre Compagnie.
 
Così i militari salodiani al comando del capitano Luigi Lubello hanno inviato la signora con l'intento di approfondire le dinamiche del furto e verificare delle corrispondenze, con l'obiettivo di stringere il cerchio attorno ai responsabili.
 
Nel corso del colloquio, però, la donna forniva versioni poco credibili e contraddittorie.
In breve, dopo alcune contestazioni da parte dei Carabinieri, rendeva piena confessione ammettendo di aver simulato l’ingresso di terze persone nel suo locale, rompendo una finestra posta sul retro e forzando le macchine video poker ed un cambia monete con l’ausilio dì una lama circolare, prendendo ispirazione da analoghi furti appresi dai quotidiani locali.
 
Ai militari non è restato altro che fare due più due e insieme ai colleghi di Manerbio competenti per territorio hanno identificato gli altri due complici che avrebbero aiutato concretamente la donna.
I Carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato l’attrezzatura usata per scassinare i videopoker e l’apparecchio cambia monete, nonché la somma di mille euro in monete da 1 e 2 euro, parte di quanto asportato all’interno del locale.
Presso un istituto di credito hanno ritrovato la restante somma di denaro, che era già stata versata, recuperando quindi l’intero ammontare di euro 4.351 provento dell'effrazione. 
Somma che è stata restituita alla società bresciana di noleggio videopoker.
 
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