Ottantacinque anni sulle orme dei padri
di Cesare Fumana

Penne nere in festa ieri a Bagolino per l'85° anniversario di fondazione del gruppo degli Alpini. Commuovente l'omaggio agli ultimi tre reduci

 

L’entusiasmo degli alpini ha contagiato gli abitanti di Bagolino che ieri in tanti si sono stretti attorno alle Penne nere bagosse per i festeggiamenti per l’85° anniversario di fondazione del sodalizio. E non mancati momenti emozionanti, come l’omaggio agli ultimi tre reduci del gruppo, Attilio Fusi, Giulio Pelizzari, Cherubino Melzani, tutti ultranovantenni, ai quali nel corso della cerimonia sono state consegnate le croci di guerra al merito assegnate dal Centro documentale di Brescia (ex Distretto militare) per la loro partecipazione al secondo conflitto mondiale.
Questo è stato l’apice dell’evento con il quale gli alpini e la comunità bagossa hanno voluto tributare gli onori a quanti si sono spesi in prima persona nell’esercizio del proprio dovere, rimarcando anche la volontà di proseguire sulla strada dell’impegno a servire la Patria da loro indicata.

La giornata, baciata da un piacevolissimo sole primaverile, era iniziata con la sfilata per le vie del paese, l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, quindi i discorsi ufficiali, prima della messa, celebrata da don Rutillio.

È toccato al capogruppo Elia Bordiga rivolgere il benvenuto ai tanti alpini presenti (oltre a quelle dei gruppi vicini della “Monte Suello†c’era una nutrita rappresentanza delle penne nere dei vicini gruppi trentini) e ringraziare tutti per la numerosa presenza.

Il grazie ai propri alpini a nome dell’intera comunità di Bagolino è stato espresso dal sindaco Gianluca Dagani: «Non è sicuramente retorica affermare oggi che immutato è rimasto in questi anni l’affetto e la vicinanza della comunità al locale gruppo alpini».
«Gli 85 anni d’attività del gruppo – ha ricordato il primo cittadino – non sono cosa da poco; è anzitutto indice di un consolidato radicamento al proprio territorio e di un preciso e costantemente rinnovato ruolo nel tessuto sociale del paese. Un legame indissolubile – ha proseguito Dagani – che deriva anche dalla naturale amicizia che nasce spontanea nelle genti di montagna, dalla memoria comune sicuramente, di una presenza antica ma viva nel ricordo e negli affetti».

Anche dal presidente della sezione “Monte Suello†di Salò, Romano Micoli, il ringraziamento «a un gruppo che viaggia all’unisono con la propria comunità». E l’invito a proseguire, nonostante la diminuzione dei numeri e l’avanzare dell’età, ad essere portatore degli ideali degli Alpini, di onestà, solidarietà, spirito di servizio e senso del dovere.

Fra gli ospiti, anche gli alpini del gruppo di Parella della sezione di Ivrea, con i quali gli alpini bagossi sono gemellati.

L’intera manifestazione è stata allietata dalle note della fanfara alpina “Star of Alps†di Villanuova sul Clisi che si è esibita nel suo famoso carosello sul piazzale della chiesa dopo la messa e in piazza Marconi nel pomeriggio, riscuotendo il caloroso plauso del pubblico presente.

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