La tradizione delle Sante Quarantore a Roè Volciano
di c.f.

Culmineranno con una solenne processione nella domenica in albis le giornate eucaristiche della parrocchia di San Pietro

Sono in corso a Roè Volciano le Sante Quarantore, una tradizione che nel paese valsabbino ha radici molto lontane.
Quest’anno nelle giornate da martedì 2 a venerdì 5 aprile nelle diverse chiese della frazioni (Trobiolo, Volciano, Tormini e Gazzane) si terranno alle 17 il vespro e l’adorazione, alle 20.30 la messa con una meditazione.

Da sabato 6 le celebrazioni si terranno nella chiesa parrocchiale di San Pietro: alle 14.30 l’esposizione con i ragazzi del catechismo, a cui seguirà l’adorazione eucaristica per tutti nel pomeriggio; alle 17.30 la recita del S. Rosario e alle 18 la Messa pre-festiva.

Domenica 7, domenica in albis o della Divina Misericordia, si terranno le consuete messe al mattino alle 8.30 e alle 10.30. Nel pomeriggio, alle 15, il vespro e l’adorazione, quindi alle 16 la messa solenne conclusiva con la processione. Seguirà un momento di festa in oratorio.

Come abbiamo detto, le celebrazioni delle Quarantore a Roè hanno avuto in passato a Roè Volciano una valenza particolare, come riferisce Marcello Cappuccini, che ha realizzato una ricerca al riguardo, e che riportiamo di seguito.

"Nella Parrocchia di Volciano, sin dall’inizio del XVII secolo, iniziò ad essere praticato assai devotamente il culto delle Sante Quarantore; Padre Mattia Bellintani nativo proprio di questo comune, durante alcuni periodi di riposo trascorsi a Gazzane o nel vicino Convento dei Cappuccini di Barbarano di Salò, istituì con ogni probabilità anche qui questa pia devozione tipica del periodo della controriforma.

La popolazione e il clero volcianese valorizzarono a tal punto i messaggi del Bellintani da rendere le Quarantore la festa per eccellenza della Comunità; infatti la ricorrenza patronale di San Pietro in Vincoli (1 agosto), a seguito delle decisioni risolute di San Carlo riguardo la presunta arca venerata durante tale festa, perse importanza e valore. Il popolo ormai disilluso da certe credenze preferì avvicinare la propria fede ad una festa in cui il culto fosse ordinato, serio e privo di stravaganti imbroglierie e l’adorazione del Mistero Eucaristico rispecchiava perfettamente tale desiderio. Si ritiene sia stato proprio il Bellintani a fissare all’Ottava di Pasqua (Domenica in albis) la celebrazione delle Quarantore volcianesi.

Durante questa domenica, sin dalla predicazione del Bellintani all'inizio degli anni Settanta, a Roè Volciano fu organizzata una fastosa processione del tutto particolare e singolare nell’intera Diocesi bresciana. Una prima fase era prettamente profana ed era costituita da quattro processioni che partivano dalle rispettive quattro borgate maggiori del comune (Volciano, Gazzane, Liano, Trobiolo); ognuna consisteva in una sacra rappresentazione impersonata dagli abitanti del luogo che mostravano scene della Passione di Cristo, della vita dei Santi Patroni e altre figure bibliche. Tali processioni si snodavano nell’intera conca per giungere ai piedi del colle della Chiesa Prepositurale di San Pietro; a questo punto, dopo che le suddette processioni erano state ordinate dai bastonér (confratelli del S.S. che con lunghi bastoni decorati davano il ritmo alla processione) in due grandi file, dalla chiesa uscivano i componenti della Confraternita del Santissimo Sacramento che sorreggendo un pesante baldacchino a sei pali accompagnavano il Santissimo. Partiva quindi questa lunghissima processione eucaristica che si snodava attorno alla collina sino a giungere alle cosiddette "stanghe" (in prossimità del Municipio - odierna via Frua) per poi tornare nella Chiesa parrocchiale.

Rimase tale fino agli anni Settanta quando la Curia decise di sospendere le processioni frazionali considerandole esageratamente profane; tutt’oggi la domenica in albis e le Sante Quarantore sono considerate la maggiore festa della Parrocchia che mantiene però esclusivamente le ore di adora¬zione nelle chiese delle frazioni durante l'intera settimana dell'Ottava di Pasqua e la processione eucaristica intorno al colle".

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