Amore libero
di Itu
Com'č buffa la vita quando si ha tempo di rivederla con le parole che interpretiamo in momenti diversi. Scegliere le parole non č cosa facile, specialmente quando si intrufolano nell'intimo delle nostre storie
Â
Penso ad un tempo lontano in cui si parlava di amore libero, era lo stordimento dei tempi in cui c’era bisogno di cambiamento e i rigidi schemi di famiglia suggerirono un termine non appropriato: al massimo poteva essere sesso libero, ma la censura del tempo ancora non permetteva la riflessione.
Intanto i movimenti femministi, gli anni di terrorismo politico, lo scoppiettare degli anni ’80, il lungo strascico dei ’90, l’AIDS che impietoso ha smascherato le pubenda e messo in responsabilità il sesso e le sue interpretabili varianti.
La cosa buffa che oggi vedo è che l’amore non è libero per niente, mi somiglia piuttosto alla pianta che il Piccolo Principe deve innaffiare ogni giorno perché non muoia ed il nutrimento di quell’acqua è ancora un’alchimia che non si sa dove ci accompagnerà .
Adesso si sta facendo una grande attenzione sulla parola, avulsa spesso dal contesto e che è in balia di interpretazioni che sfuggono al nocciolo dei problemi di cui ci stiamo sobbarcando.
Una in particolare mi preoccupa perché galleggia sul mare di detriti portati da troppe correnti: eccellenza.
Mi vengono in mente l’illustrissime eccellenze da “Promessi sposi” protette dai bravi, in circolo la peste e intorno quel farsi ambiguo che proteggeva i Don Abbondio e gli Azzeccagarbugli.
SarĂ anche questa volta amore libero?
Â