Lucchini, nuovi investimenti con capitale russo
Severstal continua a puntare sul ramo italiano dell’acciaio. Il 15% degli investimenti stanziati dal leader del colosso russo dell’acciaio, Alexey Mordashov, finirà dritta negli stabilimenti della Lucchini.

Severstal continua a puntare sul ramo italiano dell’acciaio. Il 15% degli investimenti stanziati dal leader del colosso russo dell’acciaio, Alexey Mordashov, finirà dritta negli stabilimenti della Lucchini.

E non è cosa da poco, considerando che l’ammontare complessivo delle risorse in gioco ammonta a ben 10 miliardi di dollari di cui, semplice matematica, al gruppo presieduto da Giuseppe Lucchini (il cavalier Luigi Lucchini è presidente onorario) - ad oggi in mano a Severstal per poco meno dell’80% - spetterà un miliardo e mezzo di dollari. A renderlo noto è stato Mikhail Nosov, direttore finanziario del gruppo russo, che ha confermato la decisione della società di premere sul pedale della crescita per fronteggiare concorrenti sempre più pesanti.

«L'afflusso di capitali in Lucchini tra il 2006 e il 2011 rappresenterà il 15% dell'intera spesa per la compagnia», ha precisato. La bontà dell’informazione trova conferma anche in Italia dove un portavoce della Lucchini specifica che le risorse serviranno a sostenere un piano industriale già presentato un anno fa. In altre parole per la costruzione di un’acciaieria a Piombino per laminati piani e per una nuova cokeria, previe autorizzazioni necessarie. Gli investimenti serviranno a garantire alla controllata italiana un futuro roseo. Saranno 6 i miliardi di dollari spesi in Russia per due nuove acciaierie da un milione di tonnellate l’anno ciascuna. Due miliardi serviranno per potenziare il settore minerario. Infine, un miliardo di euro finirà a Severstal Nord America.

Nel frattempo, Lucchini ha chiuso un primo semestre 2007 molto positivo: l’ebitda è cresciuto del 54,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, che a sua volta ha rappresentato un’annata da ricordare. Lo sa bene Severstal che, ieri, ha comunicato i risultati della prima metà dell’esercizio. Sono stati sei mesi record: il gruppo russo, grazie alla forte crescita della produzione e all’aumento dei prezzi di vendita, ha iscritto in bilancio un utile netto di 999 milioni di dollari, il 134% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Bene anche l’utile operativo: a quota 1,48 miliardi di dollari cresce di 664 milioni di dollari rispetto al 2006. L’Ebitda è salito di oltre il 60% a 2,09 miliardi di dollari (1,3 miliardi nel primo semestre 2006). Discorso analogo per le vendite. Da gennaio a giugno Severstal ha guadagnato dalla vendita di acciaio 7,71 miliardi di dollari, il 32% in più rispetto allo scorso anno quando il fatturato era stato di 5,88 miliardi di dollari. A dar man forte ai ricavi anche l’asset delle miniere il cui ebitda è salito del 46,7%.

marco Taesi
da bresciaoggi
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