«Picchia in testa» il motore delle Pro loco
di Ubaldo Vallini

Alla fine della stagione estiva, quando tempo di bilanci su come andata, economicamente ed ecologicamente, le Pro loco dell’Eridio azzerano la loro “punta di diamante” nell'eterna lotta per la salvaguardia del lago.

Tira un aria strana sul lago d’Idro. Alla fine della stagione estiva, quando è tempo di bilanci su come è andata, economicamente ed ecologicamente, le Pro loco dell’Eridio azzerano il loro Coordinamento, la “punta di diamante” nella lotta volta a riportare il lago ad una condizione ottimale.
Sarà necessario attendere la prossima riunione congiunta del 25 settembre per saperne di più su come e se le Pro loco intenderanno continuare ad affrontare i problemi del lago valsabbino.

Intanto il provvedimento suona come una sorta di “sconfessione” dell’operato del Coordinamento.
L’organismo del quale facevano parte cinque delegati per ciascuna delle Pro loco di Idro, Anfo, Bagolino, Ponte Caffaro e Bondone, si era incontrato l’ultima volta alla fine di maggio. Si era all’indomani dello storico accordo sui livelli del lago raggiunto grazie all’interessamento del prefetto ed al buon senso di molti, che avevano deciso di sotterrare l “ascia di guerra” in virtù di una pace seppur provvisoria.

Gli obiettivi per i quali il Coordinamento era stato costituito non erano stati centrati in pieno, ma il bersaglio grosso si: in alcuni casi sostituendosi agli organismi preposti, coinvolgendo cittadini in battaglie legali e presidi, pungolando amministratori a destra e a manca.
Quando i delegati si sono ritrovati per l’ultima volta avevano convenuto che il bicchiere era mezzo pieno.

“Ora ci prendiamo una pausa di riflessione – aveva detto il portavoce Gianluca Bordiga -. C’è da verificare se gli accordi presi verranno rispettati. Poi, con i sindaci che si sono già espressi solidali con noi, ricominceremo a parlare di soglia di sbarramento di fronte al canale di approvvigionamento Enel e riaffermeremo con forza il nostro no allo scavo di un’altra galleria di scarico. Ci sarà modo anche di chiedere agli amministratori di fare la loro parte per risolvere strutturalmente i problemi di inquinamento del lago”.

Com’è andata? La tregua ed i livelli hanno retto, va ricordato, anche grazie alla presa di posizione di Enel che alla fine di luglio, per evitare di contravvenire a quanto stabilito in Prefettura, si è dissociata da quanto disposto dal Commissario regolatore Ettore Fanfani che aveva già previsto lo “sforamento” della soglia minima stabilita a partire dalla seconda decade di agosto.

Le premesse per un’altra “stagione” di risultati positivi per il lago, insomma, ci sono.
Dal punto di vista del Coordinamento faceva parte del “lotto” anche la decisione della Provincia di Brescia di realizzare un servizio di navigazione pubblica sull’Eridio, purché a basso impatto ambientale: “Un motivo in più per mantenere costanti i livelli” hanno detto.
Adesso invece si cambia prospettiva.

Cosa sta accadendo?
Lo abbiamo chiesto a Gianluca Bordiga, anche se forse è già ex portavoce: “C’è da sperare che non venga disconosciuta la straordinaria esperienza del Coordinamento che ha saputo creare il consenso, anche delle Istituzioni, attorno a quello che è diventato patrimonio di tutti, come uno slogan di certe pubblicità televisive: 368-369, le quote minima e massima perchè il lago torni ad essere tale – ci ha detto lui -. Ci prendevano per matti, eppure sono state fissate le quote 367,20 e 368,50, in luogo di un’escursione di tre metri e mezzo”.
“C’è ancora molto da fare, non vorrei che per piccole questioni di bottega si finisca col perdere di vista le esigenze del nostro lago” ha concluso.
L'impressione è che ne vedremo delle belle.
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