Papa Francesco, un pontefice «dalla fine del mondo»
di Andrea Alesci
Con queste parole si è annunciato ieri al mondo Jorge Mario Bergoglio, 76enne argentino e 266° successore di Pietro alla guida della Chiesa Cattolica. Il primo Papa sudamericano, il primo gesuita e il primo a scegliere come nome Francesco, emblema dei poveri e patrono d'Italia
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La semplicità nel tono di una voce argentina che ieri poco prima delle 20 ha risuonato in piazza S. Pietro: "Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo … ma siamo qui".
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Queste le prime parole pronunciate davanti a tutto il mondo dal nuovo Pontefice, papa Francesco: Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicebre 1936 a Buenos Aires, ordinato sacerdote nel 1969 e negli anni investito di importanti posizioni nell'ordine dei Gesuiti, quindi nel clero argentino e in varie Congregazioni della Curia romana.
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Nominato arcivescovo nel 1998, fu fatto cardinale da Giovanni Paolo II il 21 febbraio 2001, prima di diventare da ieri il 266° succcessore di Pietro, primo Papa proveniente dall'America Latina, primo gesuita e primo a scegliere il nome Francesco.
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Già votato nel corso del conclave che nel 2005 portò all'elezione a Pontefice di Joseph Ratzinger, stavolta non era considerato tra i favoriti, escluso dalle liste dei 'papabili' che il mondo aveva approntato dopo la rinuncia di papa Benedetto XVI al soglio pontificio.
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Nel corso della sua vita Jorge Mario Bergoglio ha sempre dimostrato particolare attenzione ai temi sociali e alla lotta alla povertà , tanto che nel 2001, quando venne nominato cardinale, disse a centinaia di argentini che volevano accompagnarlo a Roma per le celebrazioni di rimanere e dare i soldi dei biglietti aerei ai poveri.
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Molto attento anche al dialogo interreligioso, nel 2012 ha dato alle stampe il volume
"Sobre el cielo y la tierra", scritto a quattro mani con il rabbino argentino Abraham Skorka.
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Un Papa dallo spirito giovane, tifoso sin da bambino anche della squadra di calcio del San Lorenzo (quartiere Boedo) e sin dall'inizio semplice come lo fu Francesco e capace di creare per 32 secondi in piazza San Pietro qualcosa che oggi abbiamo quasi dimenticato: il silenzio.Â
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Nelle foto, dall'alto in basso: tre scatti di papa Francesco sul balcone che guarda piazza S. Pietro; un'immagine dell'arcivescovo Jorge Mario Bergoglio con la maglia del San Lorenzo, squadra di calcio per cui fa il tifo.
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