Muggiti entro i limiti di tolleranza
di red.

Mucche «processate», si fa per dire, per disturbo della quiete pubblica, o per dirla come si usa ai nostri giorni, per inquinamento acustico e ambientale.


Le giovenche sono virtualmente finite sul banco degli imputati, nell’austera aula del Tar, dove i giudici della Prima sezione (presidente Giuseppe Petruzzelli), al termine di un breve dibattito, li hanno provvisoriamente assolti, accogliendo l’istanza cautelare dei loro rispettivi padroni.
 
Ecco i fatti.
Loscorso13 agosto il sindaco di Gavardo ha intimato all’agricoltore Giuliano Massolini di far cessare l’insistente fracasso prodotto dal suo allevamento di bovini (muggiti degli animali, macchinari per la mungitura, mulino per la macinazione delle granaglie); inoltre di porre rimedio ai nauseabondi effluvi emanati dalle stalle.
 
L’ordinanza sindacale è stata impugnata, con ricorso dell’avvocato Emanuele Corli, al Tribunale amministrativo al quale è stato chiesto di sospenderne subito gli effetti per scongiurare l’allontanamento del bestiame.
 
La domanda è stata accolta dal Tribunale perché, scrive il giudice relatore Francesco Gambato Spisani, l’Arpa incaricata di verificare l’eccessivo frastuono della stalla, denunciato dal vicinato, «ha evidenziato il non superamento dei limiti di tolleranza stabiliti per la zona interessata».
 
Sospesa, perciò, la diffida del sindaco e giudizio finale di merito fissato per il prossimo 4dicembre.
Il Comune di Gavardo e i vicini di casa sono stati condannati a 1000 euro di spese processuali ciascuno da versare all’allevatore.
 
Fonte esseci Giornale di Brescia
 
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