Furto, resistenza e minaccia
di Redazione

Sorpreso dai Carabinieri dopo un furto di gasolio, un quarantenne di Vobarno non trova niente di meglio che spintonare i militari e minacciarli di morte mentre lo portano in caserma

 
Stava asportando gasolio da un autoarticolato di proprietà di una ditta di Pertica Alta, parcheggiato per la notte nel grande piazzale di fronte alla Valsir, in località Corona, fra Vobarno e Carpeneda.
Non era ancora spuntata l'alba di questo martedì, qualcuno l'ha scorto e ha avvisato i carabinieri.
 
Sono intervenuti quelli di Vobarno, al comando del maresciallo Riccioni ed è finita che l'uomo, I.A., quarantenne residente a Vobarno, pluripregiudicato, è stato arrestato per i reati dì furto aggravato, violenza, resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento, porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Un elenco piuttosto lungo.
 
Quando i Carabinieri sono giunti sul posto erano circa le 5 e mezza e il malvivente se n'era già andato.
I militari però sono riusciti a raccogliere sufficienti elementi per rintracciarlo e così è successo.
Pochi minuti dopo l'hanno "agganciato" a bordo del proprio mezzo, una Peugeot 206, risultato per altro sprovvisto dì copertura assicurativa.
 
Sottoposto a perquisizione personale e veicolare, il quarantenne veniva trovato in possesso di numerosi arnesi atti allo scasso e di una mazza da baseball in alluminio.
I militari sono riusciti anche a raccogliere inconfutabili elementi utili ad addebitargli anche il furto di carburante (circa 50 litri di gasolio) avvenuto poco prima. Durante le operazioni dì polizia, l’arrestato minacciava dì morte i militari ed in preda ad uno stato dì alterazione li spintonava piuttosto energicamente, obbligandoli a renderlo inoffensivo e ad ammanettarlo.
 
Una volta portato in caserma, l'uomo ha continuato a proferire frasi ingiuriose e a minacciare dì morte i militari.
Addirittura, mentre stava per essere rinchiuso in camera di sicurezza, con una mossa repentina è riuscito a divincolarsi e a sferrare un calcio ad un mobile danneggiandolo.
L'arma rinvenuta nell'auto e gli attrezzi sono stati posti sotto sequestro, così anche l'autovettura.
L’arrestato è stato poi accompagnato al proprio domicilio agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo disposto dall’autorità giudiziaria.
 
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