Trentino, se ci sei batti un colpo
di Ubaldo Vallini

Riunione fiume ieri mattina in Broletto, con i Consiglieri riuniti in commissione per fare il punto sui due "snodi" viari della Valle Sabbia: la frana in Rocca e la Barghe-Idro

 
Sono stati la Rocca d'Anfo e la viabilità di fondo valle della Valle Sabbia, l'argomento all'ordine del giorno di una commissione consigliare che ieri mattina a Palazzo Broletto ha lavorato per ben tre ore.
Temi che in qualche modo rimandano a decisioni che il presidente della Provincia Daniele Molgora avrebbe dovuto assumere insieme a quello della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, che al pari del suo predecessore Dellai si è dimostrato molto interessato a garantire alle Giudicarie un collegamento veloce e sicuro verso la pianura bresciana.
 
Peccato che il rendez-vous inizialmente previsto per mercoledì scorso sia "saltato" a causa di un impegno inderogabile del presidente trentino.
Un rimando di pochi giorni a data da destinarsi che però non ha impedito ai consiglieri di fare il punto della situazione su entrambi gli argomenti.
 
L'antica fortezza napoleonica è finita sotto i riflettori soprattutto a causa degli eventi franosi che a gennaio scorso hanno portato alla chiusura per un'intera settimana della Provinciale 237 del Caffaro.
«L'intervento sullo sperone roccioso pericolante è servito a riaprire la strada, ma è lungi dall'essere quello definitivo - ci ha detto riassumendo l'assessore di partita, Maria Teresa Vivaldini -. Dopo aver sentito i nostri tecnici e quelli trentini, compreso il luminare Claudio Valle, già sappiamo cos'altro c'è da fare: un "rafforzamento corticale" della parete che costerà 500 mila euro al quale andrà necessariamente ad aggiungersi la posa di barriere paramassi particolarmente robuste a livello della strada, per circa 250 metri lineari. Intervento quest'ultimo che costerà dagli 800 al milione di euro. Stiamo parlandone col Demanio che per ora è proprietario dell'area, e appunto con la Provincia di Trento, per reperire le risorse».
 
E la strada? Qualcuno vi ha accusato di aver perso il finanziamento trentino di 38 milioni di euro.
«Non abbiamo mai smesso di lavorare e in accordo con i trentini nei mesi scorsi abbiamo presentato un accordo di programma che rivede quello presentato nel 2008 - ha risposto la Vivaldini -. Dopo aver diviso in due stralci il progetto fra Barghe e Idro c'è la previsione di realizzare quello fra Vestone e Idro che costerà 55 milioni di euro: con le risorse del Trentino e quelle messe a disposizione da Regione Lombardia è una spesa che possiamo affrontare subito. Aspettiamo da mesi solo la firma di Dellai, ora di Pacher. Anche di questo avrebbero parlato lui e Molgora, mercoledì».

 
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