Ultimo abbraccio a Valentina
di Ubaldo Vallini

Tanti amici ieri nella parrocchiale di Vobarno per l'ultimo saluto a Valentina, la giovane mamma di 21 anni morta in un incidente stradale avvenuto a Gavardo venerdì


«Preghiamo, perché il vuoto lasciato dalla morte di Valentina possa essere colmato dalla misericordia infinita del Signore».
La grande parrocchiale che Vobarno dedica a Santa Maria Assunta era gremita di gente nel primo pomeriggio di ieri.
Giovani e meno giovani, uomini e donne: tutti accomunati dal desiderio di esserci, per accompagnare Valentina Loda per il suo ultimo viaggio, per stringersi in un caldo abbraccio ai suoi genitori, per manifestare tutto l'affetto nei confronti del piccolo Thomas che è rimasto senza la sua mamma.
 
Il feretro in arrivo dall'obitorio di Gavardo è stato accolto in Piazza donatori di Sangue e di lì, dopo una prima benedizione, accompagnato in corteo fin nella parrocchiale.
A prevalere il silenzio e il raccoglimento, interrotto solo dalla preghiera.
Sulla via dell'elaborazione diffusa del lutto, se sabato è stato il giorno della disperazione e domenica quello della muta rassegnazione, la giornata di ieri è servita a dare a Valentina l'ultimo saluto.
 
«Preghiamo per lei e per i suoi cari, perché solo il Signore è capace di dare luce nei momento più bui della vita di ciascuno di noi - ha detto don Savio -. Abbiamo scelto oggi di stare vicini alla mamma di Valentina, a suo padre, ai familiari e agli amici più stretti, non con rituali che possano in qualche modo anestetizzare il grande momento di sofferenza che stanno attraversando, ma ponendo le nostre angosce e lo smarrimento nelle mani di colui che per noi uomini ha sacrificato suo figlio».
 
Poi il parroco ha preso spunto dalle due letture lette per l'occasione.
La prima dal libro delle Lamentazioni «dove il Signore ci insegna a richiamare alla mente l'amore del Signore che ci aiuta a riprendere la speranza; la sua compassione capace di riempire tutte le voragini; la sua immensa misericordia. Impariamo ad ascoltare nel silenzio la salvezza che Lui ci può rivelare».
 
La seconda lettura era un brano del Vangelo, laddove Gesù accompagna senza essere riconosciuto i discepoli tristi e delusi per la sua morte avvenuta sulla croce.
«Sembra a quel punto che il male abbia vinto e viene meno la speranza - ha spiegato il parroco -. Allora Gesù si fece al loro fianco, raccolse il loro senso di sconfitta e condusse i loro cuori a guardare con uno sguardo nuovo a ciò che realmente era avvenuto: con la Resurrezione a vincere su tutto era stato l'amore e i discepoli ritrovarono la gioia e la speranza».
 
Prima di tornare con la mamma ad abitare a Vobarno, Valentina era cresciuta all'oratorio del Prealpino e da lì è giunto ieri a Vobarno anche don Pietro: «Sono venuto qui per portare il mio personale abbraccio e il cordoglio di tutti i ragazzi con i quali Valentina è cresciuta» ha detto esortando tutti ad affrontare la realtà con fiducia, anche in un'occasione come questa.
«La commozione che ci coinvolge è il segno che siamo fatti per qualche cosa di grande, sta in noi scegliere: possiamo affrontare la fatica necessaria a cercare delle risposte, oppure soffocare questo grido che ci cresce dentro e dimenticare senza crescere».
 
Un corteo triste e silenzioso, quello che ha accompagnato Valentina al camposanto.
 
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