«I lavori per le centrali ci soffocano»
La lunga chiusura della strada principale che collega Lavenone a Presegno e Bisenzio sta interessando anche gli avvocati. All'agriturismo Piccole Dolomiti persi il 0% dei clienti.
No comment del sindaco.


La lunga chiusura della strada principale che collega Lavenone a Presegno e Bisenzio potrebbe finire davanti a un magistrato. Il motivo? L’interruzione del traffico, che si rende necessaria per consentire la costruzione di due centraline idroelettriche, sta danneggiando l’unica struttura ricettiva di questa valle periferica.

Parliamo dell’agriturismo «Piccole Dolomiti» della località Vaiale, i cui titolari sostengono di aver perso il 90% della clientela. «Non abbiamo nulla contro la costruzione delle centrali - spiega Liliana Zorzi, la titolare dell’agriturismo insieme al compagno -, ma non possono pensare di costruirle calpestando i nostri diritti. Chiedo solo buonsenso e tutela nei miei confronti».

In sintesi, la Zorzi vuole essere indennizzata per quanto, da novembre 2006, la sua attività ha perso e sta perdendo: «Il 90% dell’incasso solito è rimasto sulla strada, viste le difficoltà che ora si incontrano per raggiungerci».
L’agriturismo è nato nel 2002, «e ora, a causa dei lavori che chiudono il collegamento, dal lunedì al venerdì i clienti ci raggiungono solo percorrendo la strada alternativa Vestone-Ono Degno-Vaiale», che misura 24 chilometri (il triplo della Lavenone-Vaiale), e che è piuttosto pericolosa, daro che per metà del tracciato non esiste guard rail. Se due auto si incontrano, una deve percorrere un lungo tratto in retromarcia fino a una delle poche piazzole esistenti.

Il collegamento alternativo è percorso solo dai residenti nella zona. «Sono stata in Comune a chiedere una mano visto che, da quando ho comprato l’agriturismo, ho acceso un mutuo e le rate devo pagarle comunque. Per compensare i disagi della chiusura della strada dal Comune sono arrivati i buoni benzina distribuiti a tutti gli abitanti di Presegno, Vaiale e Bisenzio.

Ma a noi che rischiamo di non recuperare più la clientela questa sembra quasi una presa in giro».
Per questo un avvocato si è rivolto a municipio, Fen energia (l’azienda che gestirà le centrali) e San Fermo (che effettua i lavori), chiedendo un indennizzo adeguato per la situazione che si è creata.



La storia delle centrali nella valle delle Piccole Dolomiti? In Comune ci avevano pensato fin dagli anni ’80. «Ma solo nel ’99 - ricorda il sindaco di Lavenone Claudio Zambelli, che sulla questione dell’agriturismo ha preferito non rilasciare dichiarazioni - l’operazione è ripartita, con l’obiettivo di realizzare sul torrente Abioccolo due impianti».

La spesa di circa 6 milioni e mezzo di euro viene interamente sostenuta da Fenenergia, l’azienda realizzatrice, che poi gestirà le centrali per 18 anni pagando al Comune un canone annuo di circa 160 mila euro, calcolato sulla produzione.

Per i disagi dei 31 residenti a Presegno, Vaiale e Bisenzio, sono arrivati i buoni benzina, «e con una spesa di oltre 100 mila euro è stata asfaltata, per circa 2.300 metri, la strada intercomunale Bisenzio-Ono Degno, unica alternativa a disposizione».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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