Nikolajewka 70 anni dopo
di c.f.

Al Polivalente di Idro tre serate dedicate al ricordo della tragica vicenda della ritirata di Russia con lo spettacolo del Teatro Gavardo

Nella ricorrenza del 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka, l’ultimo e decisivo combattimento degli alpini durante la ritirata di Russa, nella seconda guerra mondiale, l’Istituto “Perlasca” di Idro, la sezione Ana “Monte Suello” di Salò, il gruppo alpini di Idro, in collaborazione con il Comune di Idro e la Comunità Montana di Valle Sabbia, hanno organizzato tre serate aperte a tutti, fra teatro, conferenze e musica, per ricordare questo tragico avvenimento, che vide protagonisti molte penne nere bresciane e valsabbine.

Si comincia questo venerdì, 18 gennaio, alle 20.45, con lo spettacolo “Dov’è Nikolajewka?”, portato in scena dal Teatro Gavardo, su testo di John Comini, musiche di Luca Lombardi e la regia di Peppino Coscarelli.
Andrea Giustacchini interpreta la storia di un reduce dalla Campagna di Russia, dall'andata verso il Don sopra un treno carico di soldati ormai stanchi di guerra, alla steppa russa, desolata e infinita. Attraverso le parole del protagonista lo spettatore è immerso in una storia fatta da piccole vicende di vita quotidiana, da episodi cruenti o umanissimi, da generali e da soldati semplici, da cuochi e da addetti ai muli. Segue il racconto commovente ed emozionante della ritirata: tutti camminano, in una disperata lotta per la sopravvivenza, nel gelo (40 gradi sottozero…) e nella neve, nella speranza di una salvezza che pare impossibile, nel ricordo di una casa e degli affetti più cari. La marcia del Corpo d'Armata Alpino verso la salvezza fu un evento drammatico, doloroso ed allucinante, costellato da innumerevoli episodi di valore, di grande solidarietà, in cui i nostri soldati si batterono disperatamente, senza sosta, per 15 interminabili giorni e per 200 chilometri. C’è la storia del cammello, anzi della cammella dell’alpino Bignotti.
E poi arriva Nikolajewka, un paese che ora non c'è più sulle carte geografiche… E c'è l'incontro con Don Gnocchi, cappellano degli alpini e fondatore, dopo la guerra, dell'opera Pro Juventute a favore dei ragazzi mutilati per cause belliche. Lo spettacolo è liberamente ispirato all'omonimo libro di Maurizio Abastanotti (Liberedizioni), ma con rimandi a Nuto Revelli, Giulio Bedeschi, Mario Rigoni Stern, Nelson Cenci, Carlo Chiavazza…
La rappresentazione sarà preceduta dalla presentazione del libro omonimo, con una breve intervista dello storico e giornalista Marcello Zane all’autore. Lo spettacolo sarà replicato sabato mattina per gli studenti dell'Istituto superiore.

Venerdì 25 gennaio, sempre alle 20.45 nell’auditorium dell’Istituto, una conferenza dal titolo “Non solo Nikolajewka: storia, ricordi , testimonianze”, con relatori il prof. Alfredo Bonomi e il prof. Stefano Corsini.

Si concluderà sabato 2 febbraio, stesso luogo e stessa ora, con “I canti degli Alpini ... ricordando Nikolajewka”, eseguiti dal coro “Erica” di Paitone, diretto dal maestro Enzo Loda.

L’ingresso è libero.

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