C'è anche Donini
di Ubaldo Vallini

Dario Donini ha lasciato la maggioranza gavardese, non il Consiglio: «Resto per interpretare il malcontento dei compaesani fuoriusciti dalla Lega Nord». E promette battaglia


«Non mi sono andate giù le parole pronunciate dal sindaco Vezzola, quelle riportate sul vostro giornale» ci dice Dario Donini.
E noi lo stiamo ad ascoltare: «Tanto per cominciare sono stato accusato di essere stato assente ai consigli comunali. Ebbene, dei sette che sono stati fatti dopo la mia nomina (era il primo dei non eletti ed ha sostituito il fratello dimissionario ndr.) non ho partecipato a quelli del venerdì semplicemente perché ero impossibilitato a farlo, come avevo a suo tempo annunciato.
 
Quanto al mancato coinvolgimento nei lavori della maggioranza a lamentarsi dell'esclusione dei leghisti è stato lo stesso commissario Pizzamiglio, in una lettera inviata al sindaco lo scorso 11 dicembre.
In quell'occasione, in particolare, Giuseppe Pizzamiglio ha puntato l'indice "sulla nomina dell'ultimo assessore, ultima di una serie di nomine e spostamenti avvenuti secondo una prassi ormai consolidata che non prevede alcun preventivo coinvolgimento"».
 
«Quando poi il sindaco Vezzola parla di resa dei conti fra le varie correnti della Lega Nord e di coerenza nei comportamenti fa proprio venir da ridere - aggiunge Donini -. Proprio lui che ci aveva presentato Nicoli Cristiani come persona affidabile e onesta, tanto per dirne una».
 
Donini è un fiume in piena, avvelenato.
E dopo aver lasciato la Lega Nord ne ha anche per i suoi ex compagni di partito: «Mi informerò per bene, mi pare però che non sia possibile nominare un congiunto entro il terzo grado di parentela in una società partecipata dal comune, come invece avrebbe fatto uno degli attuali assessori leghisti. Staremo a vedere». 
 
Lo ricordiamo, nei giorni scorsi Dario Donini ha lasciato la maggioranza gavardese e ha anche restituito la tessera della Lega Nord: «In Consiglio però rimango e dirò la mia ad ogni occasione».
Poi ci chiede di pubblicare le sue dichiarazioni in Consiglio e le dimissioni dal partito: «Voglio che i cittadini sappiano qual è la mia posizione».
Le alleghiamo volentieri.
 
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