I Cadetti d'Italia fanno base a Capovalle
di Cesare Fumana

L'associazione che promuove i Training Day nelle scuole superiori ha scelto il paese montano valsabbino come campo base per le esercitazioni all'aperto.

 

Una quarantina di giovani delle scuole superiori di Brescia e dintorni, iscritti all’associazione Cadetti d’Italia, hanno trascorso un fine settimana a metà dicembre a Capovalle per un’esercitazione in campo aperto su terreno montano.
L’associazione Cadetti d’Italia promuove nelle scuole superiori i Traninig Day, delle giornate nelle quali gli istruttori dell’associazione, in collaborazione con rappresentanti delle Forze Armate, presentano attraverso dei giochi di squadra i rudimenti della vita militare.
Da lì il progetto si è ampliato, proponendo ai ragazzi e alle ragazze di età compresa fra i 14 e 19 anni un percorso di crescita condivisa, fatto di avventura, sport, gioco, cultura, regole e vita all’aria aperta.
“Di vitale importanza per il progetto – viene spiegato dagli organizzatori – è la sinergia con tutte le realtà sociali e professionali che estrinsecano con il loro operato i valori di cui ragazzi e ragazze hanno veramente bisogno: appartenenza, lealtà, disponibilità, senso del dovere e responsabilità”.

Per le attività all’aperto l’associazione ha scelto Capovalle, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e di alcuni gruppi di volontariato, in particolare quello della Protezione Civile, che ha messo a disposizione la propria sede e dà un sostegno alla logistica.

Qui i ragazzi con i loro istruttori hanno potuto mettersi alla prova in un ambiente tanto spettacolare quanto insidioso in attività come l’orienteering, che rispetto a quello a cui sono abituati propone delle difficoltà e imprevisti non di poco conto.

Il 7 e l’8 dicembre scorso c’è stata la prima uscita, arricchita anche da una nevicata, che ha reso l’esperienza in montagna ancora più suggestiva. È stata rodata la macchina organizzativa e tutto è andato per il meglio, con soddisfazione dei ragazzi, degli istruttori e dei volontari che hanno dato una mano, mettendo le basi per le future escursioni.

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