Nella seduta del 13 dicembre scorso il Consiglio comunale di Casto ha approvato il Piano per il diritto allo studio.
L’amministrazione comunale ha previsto in bilancio un esborso di 122.329 euro. La quota di spesa a carico degli utenti è di 17.700 euro. La somma netta che graverà sul bilancio del Comune sarà quindi di 104.629 euro.

“A differenza della maggior parte dei comuni della Valle – ha ricordato il vicesindaco Luca Bonomi –, il comune di Casto non ha ritoccato, neanche in passato, le tariffe relative ai servizi previsti nel Piano per il Diritto allo Studio”.
Ha poi ricordato i tagli che la scuola ha subito dallo Stato e quelli, pari a circa il 20%, che sono stati costretti a fare i comuni della valle. “Tutto questa – ha precisato – ci ha permesso di mantenere, a Casto, una scuola di qualità”.

Ha preso poi la parola l’assessore Prandini, il quale ha ricordato che nel fondo previsto per il Diritto allo Studio è prevista la partecipazione del Comune ad un bando emanato dalla Fondazione della Comunità Bresciana. “Si tratta del progetto n. 11 “Lab-oratorio”; il soggetto preselezionato è la Parrocchia S.S. Antonio, Bernardino e Lorenzo ed è relativo al centro di aggregazione giovanile/ludoteca. L’Amministrazione Comunale sostiene il progetto in qualità di “soggetto donatore”, compartecipando all’erogazione del fondi relativi al bando della Fondazione della Comunità Bresciana. La somma oggetto di finanziamento è pari a 4.729 euro".

È poi intervenuto il capogruppo della minoranza Ferruccio Mutti, il quale ha chiesto chiarimenti in merito alla scuola primaria di Famea e, in particolare, se le pluriclassi siano ben avviate o se presentano problemi.
Ha risposto il vicesindaco il quale ha ricordato che ci sono delle buone maestre per cui, a suo avviso, non si sono manifestati problemi particolari; precisa, inoltre, che la qualità della scuola la fanno gli insegnanti.

Il sindaco Simona Freddi ha rimarcato le cifre poste in bilancio. Il Piano è approvato con una sola astensione.