Fuggito per lo spavento
di val.

Ha un nome e un volto l'automobilista che nella notte di Natale a Bione ha travolto un 19enne senza poi fermarsi a soccorrerlo. E' un 23enne del posto.

 
Investe un ragazzo di 19 anni e lo getta nella scarpata sottostante, poi finisce contro un guard rail dietro al quale una sedicenne ha fatto giusto in tempo a rifugiarsi.
Per il contraccolpo l'auto va a sbattere contro il muro dall'altra parte della strada, ma non si ferma.
Con le lamiere contorte, il cristallo sfondato e una ruota a terra, il conducente si dilegua nella notte.
 
Poi si pente: cinque ore dopo, in compagnia dei genitori, suona al campanello della caserma dei Carabinieri di Sabbio Chiese e racconta di essere fuggito per lo spavento.
Non sapeva che i militari avevano già avuto modo di visionare le immagini di una telecamera a circuito chiuso e che un paio d'ore dopo sarebbero andati a prenderlo a casa.
 
E' un ragazzo di 23 anni, abita poco distante dal luogo dell'incidente e i Carabinieri non hanno voluto fornire le sue generalità.
L'incidente dalla dinamica sconcertante è avvenuto poco dopo le due della notte di Natale, a Bione, nei pressi dell'incrocio fra via San Rocco e via Bazzoli.
 
Se l'incognita di chi fosse stato a causarlo ha trovato rapida soluzione, resta un mistero come Marco, il 19enne investito che abita ad Agnosine, abbia potuto cavarsela tutto sommato con pochi danni.
Dopo essere stato "caricato" sul cofano con tanta violenza da infrangere il parabrezza, infatti, è precipitato oltre il guard rail nella scarpata sottostante facendo un volo di alcuni metri.
Roba da spezzarsi l'osso del collo.
 
L'hanno soccorso nel prato gli uomini del 118 giunti sul posto da Odolo e con la "medicalizzata" da Vestone che temendo lesioni interne l'ha portato alla Poliambulanza di Brescia.
Invece è stato dimesso il giorno dopo, per fortuna.
Sul posto, oltre ai Carabinieri di Sabbio Chiese, sono intervenuti con le loro potenti fotocellule anche i Vigili del Fuoco da Lumezzane.
 
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