La preapertura della stagione divide i cacciatori
I cacciatori bresciani giocano d’anticipo ma la «storica» preapertura della stagione venatoria fissata per domenica non trova consenso unanime nel mondo delle doppiette della nostra provincia.

I cacciatori bresciani giocano d’anticipo ma la «storica» preapertura della stagione venatoria fissata per domenica non trova consenso unanime nel mondo delle doppiette della nostra provincia.
L’Arcicaccia per esempio ha criticato un’iniziativa che fra l’altro deve fare i conti con i rigidi vincoli di profilassi imposti dall’Ue dopo i focolai di aviaria scoppiati in Franciacorta.

MA FORTE dei consensi incassati dalla maggioranza degli appassionati, l’assessore provinciale alla caccia Alessandro Sala non ha dubbi: sia pure limitata a merli, tortore comuni e cornacchie, la preapertura rappresenta una conquista per il mondo venatorio bresciano. «Come previsto dal decreto della Regione Lombardia si comincia a sparare da domenica - ha confermato ieri Sala presentando gli appuntamenti del popolo dei seguagi di Diana -, mentre il 16 settembre si aprirà ufficialmente la stagione venatoria. È da epoca immemorabile che non si iniziava il 2 settembre senza contare che finalmente, la caccia in deroga per alcune specie, è sancita da una legge». Le istanze del mondo venatorio insomma stanno finalmente trovando accoglienza.

Brescia tuttavia non è però la prima provincia italiana in assoluto a «sparare», visto che in Veneto le doppiette potranno entrare in azione già sabatoNella nostra provincia i cacciatori sono circa 29 mila e, di questi, circa 9 mila usufruiscono del capanno fisso. L'apertura fissata domenica è limitata agli appostamenti fissi e temporanei. Dopo domenica, i cattori potranno dedicarsi al loro passatempo anche giovedì 6, domenica 9 e giovedì 13.

PER TUTTA LA LOMBARDIA l’apertura della stagione venatoria 2007 è fissata al 16 settembre. La caccia, come periodo massimo di estensione, chiuderà il 31 gennaio. Fra le chiusure anticipate ricordiamo invece che tortora e merlo potranno essere cacciati fino al 24 dicembre, mentre il termine per cornacchia grigia e cornacchia nera è invece il 24 gennaio.

NON È PREVEDIBILE il numero di cacciatori bresciani che approfitteranno dell’occasione di domenica: di certo il numero è decisamente inferiore a quello degli autorizzati. Per loro e per tutti i colleghi che entreranno in azione più avanti, gli assessorati alla Caccia e alla Polizia provinciale hanno predisposto un vademecum spedito in questi giorni ai cacciatori, contestualmente alla tessera venatoria. Sono riportate norme comportamentali del cacciatore e degli agenti di vigilanza. L'assessore Alessandro Sala prendendo spunto dalla presentazione ha voluto augurare un «in bocca al lupo» alle doppiette bresciane.

ALESSANDRO SALA ha anche voluto anche rassicurare i cacciatori preoccupati che l’epidemia di aviaria potesse compromettere l’attività venatoria.
«La caccia non ha nessun legame diretto o indiretto con la patologia. Le misure preventive adottate dalla Regione sono rivolte in massima parte alle aziende di allevamento. L'unica misura restrittiva riguarda i possessori di uccelli da richiamo non possono trasferire i loro esemplari da un posto all'altro per il pericolo di una possibile diffusione dell'infezione aviaria».

Sergio Botta
da Bresciaoggi
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