I misteriosi cunicoli della Rocca d’Anfo
Oltre alla ben segnalata rete di sentieri, nei pressi del lago d'Idro esistono luoghi veramente sorprendenti che possono essere facilmente raggiunti.

Sono numerose le opportunità che il lago d’Idro offre a chi decide di sceglierlo come meta per una vacanza o un breve weekend. Oltre alla ben segnalata rete di sentieri, nei pressi del lago esistono luoghi veramente sorprendenti che possono essere facilmente
raggiunti.

A Vesta, all’estremità nord-orientale del lago, dalla spiaggetta dell’omonimo villaggio turistico, parte un sentiero segnato che in breve porta al Prato della Fame, storica località dell’Eridio, dove si trova una piccola spiaggia, i ruderi di una vecchia malga e dove si respira ancora aria dei tempi andati.
Ancora un altro po’ di cammino sempre lungo il medesimo sentiero e siamo al «Doss de la Madunina», inusitato e solitario punto panoramico da quale si spazia su un ampio settore del lago. E, sempre lì nei pressi, c’è poi la palestra di arrampicata della Corna di Fenere (spittata) che offre agli appassionati di free-climbing, vie di roccia di varie difficoltà fino a 30 metri d’altezza.

Ma non possiamo chiudere questa breve carrellata, senza citare la Rocca d’Anfo che è forse, l’attrazione più suggestiva del lago.
È un complesso di ardite e misteriose strutture militari (cunicoli, scalette di arroccamento, postazioni, torrette di avvistamento, case matte) addossate alle rocciose pendici orientali del monte Censo, realizzate per volere della Serenissima tra il 1450 e il 1490.

Dopo anni di abbandono la Rocca è stata assegnata per sei anni al Comune di Anfo e alla Comunità montana di Vallesabbia che sta cercando di valorizzarla attraverso la sistemazione di alcuni percorsi e l’organizzazione divisite, per le quali è prevista la prenotazione (si svolgeranno nei giorni di sabato e domenica anche a settembre e ottobre, con partenza alle ore 8,30 dall’ingresso della Rocca stessa;
info allo 0365.83224).

Franco Solina dal Giornale di Brescia
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