I campanei di Santa Lucia
di Lorenzo Bacchetti

Una curiosa usanza che si perpetua dalla notte dei tempi e ancor oggi in alcuni paesi della Valle Sabbia e anche fuori è tuttora ricordata...

 
Fa si che nella sera del dodici dicembre ovvero la vigilia di Santa Lucia, alcuni gruppi di ragazzi e anche persone meno giovani si ritrovino per girare tra le contrade dei paesi a suonare i campanelli per annunciare che da lì è passato l’asinello con la Santa più amata dai bambini, a raccogliere le letterine e il piattino, che a sua volta sono stati preparati con le varie richieste di doni.
 
Io stesso ricordo le tipiche frasi che mia mamma mi ripeteva: "è inutile che prepari la letterina, quest’anno se non ti impegni di più a scuola e se non fai il bravo arriverà il carbone e la bacchetta al posto dei regali".
 
La tradizione vuole che i ragazzi passino per le case suonando i campanelli, si soffermino fuori dalla porta, prendano il piatto che contiene la farina o un pane la carota e un bicchiere d’acqua, lo vuotino e lascino una manciata di caramelle per poi nascondersi e continuare in altre zone.
 
Tutto pregustando l'incredulità dei bimbi che si accorgeranno della scomparsa ella letterina e del piattino vuoto. Bimbi che con il massimo dell'apprensione si coricano presto nei loro lettini aspettando il giorno seguente, per scoprire con meraviglia al risveglio che la magia di Santa Lucia si è avverata, portando loro dolci e doni. 
Buona Santa Lucia a tutti.

Lorenzo Bacchetti
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