Razzia al camposanto
di val.

Rame, ottone bronzo. Tutto portato via con estrema determinazione alle tombe del cimitero di Gavardo. Sulla vicenda indagano Carabinieri e Polizia Locale


Se ne sono accorti i visitatori abituali che ieri, domenica mattina, hanno fatto il loro ingresso nel camposanto che a Gavardo apre su via XXV Aprile.
I soliti ignoti sono entrati probabilmente dal retro, protetti dall'oscurità e dall'assenza di sistemi di controllo e utilizzando attrezzatura da carpentiere come leve, martelli e tenaglie, hanno fatto razzia di statuette, bronzi, fregi e vasetti.
Ottanta almeno le tombe devastate.
 
Tutto ciò che di metallo ormai pregiato come trame, bronzo e anche ottone, può essere venduto al mercato nero.
Uno scempio: fiori gettati a terra, statuette divelte e poi rotte, lapidi curate da mani amorevoli in ricordo del caro defunto devastate da malviventi senza scrupoli.
 
Danni materiali di notevole entità, ma soprattutto morali.
Alcuni dei primi sono stati rimediati subito con nuove suppellettili. Altri troveranno presto soluzione.
Non sarà così facile invece sopportare questo ennesimo sfregio alla civiltà che certo turberà i sonni di molti e rovinerà loro il Natale.
 
Probabilmente ora che anche i cimiteri della zona debbano essere dotati di sistemi di videosorveglianza, perché almeno i morti possano continuare a riposare in pace. 
 
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