Pirandello, il contrario e i politici disonesti
di Ziggy

Rileggendo il famoso saggio di Luigi Pirandello sull'umorismo, mi sono soffermato sulla definizione che lo scrittore dà del cosiddetto "sentimento del contrario".


Cito dal saggio: "Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere."
"Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima...".

La prima reazione alla vista della vecchia e buffa signora è una risata; pensando bene però al possibile motivo per cui la signora si agghinda in quel modo, ecco che interviene il sentimento del contrario e la risata non scorre più spontanea e fluida come prima, essa si blocca, diventa amara.

Mi fermo nella lettura e mi rendo conto che, forse, è possibile operare un paragone tra il concetto espresso nel saggio di Pirandello e le ultime cronache politiche italiane. Un sentimento del contrario, ma al contrario!, si può applicare anche ai nostri non troppo onesti politici.

Penso a Franco Fiorito, ex capogruppo del PDL alla regione Lazio, che negli ultimi 2 anni ha fatto 109 bonifici dal conto del Pdl al proprio conto corrente per pagare ristoranti o comprare un Suv.
Penso a Vincenzo Salvatore Maruccio, ex capogruppo dell'Italia dei valori, arrestato per aver sottratto dalle casse del suo partito più di un milione di Euro, dei quali centomila scialacquati al videopoker.
La prima mia reazione a questi comportamenti è di sdegno, se non di pura rabbia: ma come, sprecare così i (tanti, forse troppi) fondi pubblici, per puro vantaggio personale, quando di vantaggio si può parlare e non di puro sperpero.

Poi però, dopo qualche giorno, interviene in me una sorta di pirandelliano sentimento del contrario al contrario. Inizio a ridere, pensando alla enorme corporatura di Fiorito, lombrosianamente aderente a chi si ingozza di tutto quello che può, meglio se non suo. Sorrido pensando a Maruccio, che viene mostrato nei servizi giornalistici durante gli spot dell'ultima sua campagna elettorale, con grandi occhi chiari e l'aspetto indifeso che mi ricorda una celebre espressione del gatto con gli stivali protagonista dei film di Shrek.

Comprendo che le loro miserie si possono anche guardare con ironia e, tenendo conto che la giustizia farà il suo corso, essi si possono considerare come caricature di uomini politici, macchiette umane che saranno ricordate, non con un moto di stizza ma, forse, con un amarissimo sorriso.

Ziggy
 

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