Asco Vestone, vittoria in trasferta
Nonostante la difesa "ballerina", i ragazzi di mister Morghen conquistano il campo di Berzo Inferiore

Berzo Inferiore - Asco Vestone 0-1

Guance Rosse così in campo (4 – 3 – 1 – 2):

Cappa detto cica; Moreschi - Ebenestelli M. il capitano – Dusi – Piccinelli; Bonomini; Facchini detto pinscher – Capelli; Fiori D.; Bettazza - Fiori C.;
Entreranno: Ghidini detto biù, Bianchi detto panì, Bara, Piadena detto pinni, Ebenestelli N.; All. Morghen;


Ogni tanto, grazie agli Dei, si gioca sull’erba, la superficie per eccellenza. Cari campi in sintetico che da qualche anno andate per la maggiore, non siete male, ma non avete quel fascino lì.
I Tromboni sono chiamati a vincere, se non vogliono rischiare l’anonimato. L’ avversaria di stasera, che veleggia tranquilla nei bassifondi della classifica, in teoria è facilmente sodomizzabile. In teoria! In pratica le cose non andranno lisce come si sperava. D’altronde la Guance Rosse di quest’anno è tragicamente svagata e prende goal con una facilità disarmante; a proposito, si veda lo 0 a 2 casalingo di Coppa contro i vicini di casa del Lodrino, andato in scena mercoledì.

Cronaca di come è andata

Cominciano benone, i Tromboni. Forse la lunga trasferta gli ha messo allegria negli occhi, come quando si va in gita scolastica; anche se lì le compagne di scuola da limonare sui sedili in fondo alla corriera, citando Finardi, non mancano; stasera, invece, di fanciulle da limonare in quel di Giànico, o Gianìco, non c’è traccia. Peccato.
Ma parliamo di calcio, va là!
L’azione con cui Guance Rosse va in gol è zemaniana. Capelli, che non sbaglia un intervento neanche sotto tortura, trova Fiori Daniel al limite dell’area il quale apre di prima sulla sinistra, dove arriva a passo di gazzella, visto che non ne conosce un altro, quel Piccinelli che alcuni giornali, tranne il nostro, si divertono a dare per finito; bellamente saltato il difensore con l’unica finta di corpo che ha in repertorio (ma perché cambiarla, visto che c’è ancora gente che abbocca?), dalla linea di fondo lo stagionato barghense fa partire un assist sotto forma di deliziosa pagnotta per Fiori Claudio che, da dentro l’ area piccola, deve solo metterci la scatola cranica e infornare. Tipico esempio di goal gastronomico. Complimenti allo chef; che sia Piccinelli o Fiori, poco importa. Importa il risultato in tavola.
I Tromboni sembrano averne per raddoppiare. A turno, il piccolo Facchini, Fiori Daniel e Bettazza, zanzara dotata di ottima tecnica, vanno al tiro dal limite, ma a quanto pare si sono messi d’accordo per ottenere lo stesso insufficiente risultato: palla alta sopra la traversa.
Dai che il raddoppio è dietro l’angolo.
Fiori Daniel si esibisce in un numero dei suoi: entra in area palla al piede e a colpi di gomiti e rimpalli; poi scarica per l’altro Fiori, che tenta generosamente una sponda per Piccinelli, solo come un cane in mezzo all’area e pronto a far male; ma un difensore si mette in mezzo e quella palla, per un soffio, non arriverà a destinazione. Piccinelli, farai goal un’altra volta. Adesso però pensa anche a difendere.
Guance Rosse concede. Troppe palle arrivano in area, fortunatamente neutralizzate dall’attento Cappa, che partita dopo partita sta acquistando autorità. Ma il pacchetto arretrato con troppa facilità si fa scavalcare tramite lancio. E la mediana, stasera guidata da uno stranamente impreciso Bonomini, non filtra a dovere. Insomma, tutta roba che non ci fa stare tranquilli per i 35 minuti a venire.

Secondo tempo.
L’avevamo previsto! Là dietro, cari Tromboni, i problemi si fanno seri. Lancio innocuo verso i guantoni di Cappa, che sbaglia il tempo d’uscita e si fa bruciare in velocità dall’attaccante locale il quale, da posizione angolatissima, tira in porta senza pensarci due volte; la palla rotola a rete con drammatica precisione, ma quel saggio di capitan Ebenestelli, che a quanto pare aveva previsto l’errore del proprio portiere, arriva in tempo per spegnere la miccia mettendo in angolo.
Tiro da fuori dei locali, all’apparenza innocuo, che Cappa devia sulla traversa con insospettato affanno. Giovane in guantoni, quella palla era da neutralizzare di tranquilla presa. Certo, avresti dovuto saltare di più. Nota per Bacchetti, vincente allenatore della prima Asco Vestone, quando si andava in giro a far tremare le ginocchia agli avversari, e ora stimato allenatore dei portieri: mettere esplosività nelle gambe del ragazzo.
Mettiamoci anche che i Tromboni chiamati ad entrare dalla panchina, soprattutto Bianchi e Bara, anziché dissodare il terreno di gioco a colpi di bulloni, esibiscono parecchia mollezza. La comprensibile incazzatura dovuta all’ iniziale esclusione dagli 11 titolari dovrebbe trasformarsi, una volta in campo, in una questione di vita o di morte su ogni pallone. Invece niente! Questo, in aggiunta ai continui cambi di modulo decisi dal Mister, complica ulteriormente le cose e Guance Rosse adesso non riesce addirittura ad uscire dalla propria area. Anzi no! Una volta ci esce, e il 2 a 0 sembra fatto. Per saperne di più chiedere a Bianchi. Lo trovate nei peggiori bar di Caracas. Diremo solo che, lanciato a rete senza avversari alle calcagna se non il solo portiere ad aspettarlo, anziché fare rotta verso la porta come se fosse l’ orchidea selvaggia che giace tra le cosce di una donna, sbanda e rallenta come un Dyane 2 Cavalli sotto vento. Rifiuterà l’uno contro uno col portiere e tirerà da posizione angolata e lontana. La palla andrà a morire sul fondo. Bianchi, why?
Minuti finali. Occhio al pareggio. Sulla destra un locale comincia a saltare un Trombone dietro l’altro. Entra in area e si presenta, pronto al tiro, davanti a Cappa che già si immagina chino a raccogliere la palla nella rete. Ma dal terreno, ladies and gentlemen, sbuca Piccinelli, che salva la baracca calciando quella palla via da lì. Da dove sei arrivato? Dagli Inferi? Vecchio, hai messo in scena la diagonale difensiva della tua vita, il tuo capolavoro, come lo è Guernica per Picasso.
Fine delle ostilità. Guance Rosse vince ballando parecchio, là dietro. Di certo bisognerà cominciare a ballare di meno… è l’unico ballo che non ci piace.

Migliore in campo: il terzino sinistro Piccinelli – voto 7. In un mare di colpi di testa ciccati riesce comunque a pescare due perle che insieme valgono i tre punti. È la storia del pescatore ostinato, che da acque ricche di scatolette vuote di fagioli e targhe arruginite dell’Alabama tira fuori due orate che valgono oro. Il vecchio e il mare.

Salutiamo.

Armando Dell'Oca

Le pagelle dei giocatori di questa e delle altre partite giocate si possono trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it.

In foto Rubes Piccinelli

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