Successo per il Piedibus: un esempio di educazione
di red.

Iniziato, grazie al Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo di Gavardo, un importante servizio per il tragitto casa-scuola-casa. Si cercano altri volontari.

 

È partito grazie alla sollecitazione e all'impegno del Comitato Genitori, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, dell’Istituto Comprensivo di Gavardo e dell'A.Ge. Gavardo, un nuovo ed interessante servizio: il Piedibus, con l'obiettivo di "aiutare i nostri figli a riappropriarsi del piacere di camminare, fare del sano movimento, apprendere i fondamenti dell’educazione stradale non solo a livello teorico, ma sperimentandoli direttamente, potendolo fare in tutta sicurezza e offrendo ai nostri figli un’occasione in più per incontrarsi e socializzare, fare una chiacchierata e risvegliarsi prima di sedersi in aula, ridurre la concentrazione di traffico attorno alle scuole e contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico".

È nata così l’idea di lanciare, anche a Gavardo, l’iniziativa del “Piedibus” in via sperimentale nel tragitto casa-scuola durante la giornata di sabato per il plesso della Scuola Primaria di Gavardo.

Lo scorso mese di aprile è stata fatta un’indagine, tramite questionario, per capire quanto consenso poteva riscuotere l’idea e vagliare gli itinerari possibili. Durante l’estate sono stati analizzati i dati raccolti, ingaggiati i genitori volontari e verificati i percorsi realizzabili.

«Sabato 6 ottobre – spiega Daniele Lauro, presidente del Comitato Genitori – il servizio ha preso il via con la partecipazione di 32 bambini di diverse etnie e la disponibilità di 14 genitori volontari. La sperimentazione del Piedibus nel primo mese di attività è andata benissimo, bimbi e bimbe contentissimi, genitori entusiasti, il successo è stato tale che la lista degli iscritti ha raggiunto quota 45 e la partecipazione media è andata sempre aumentando sfiorando i 40 bambini. Anche i genitori volontari sono aumentati portandosi a quota 16. Si spera – si augura il presidente – che sull'esempio della prima linea, grazie ad ulteriori disponibilità di volontari, ne possano nascere altre in altre zone del paese».

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